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A Formigine riparte lo sport. Modalità condivise con le società sportive

I rappresentanti di 22 società sportive formiginesi hanno concordato con l’assessorato allo Sport del Comune di Formigine le modalità della ripartenza delle attività.

Il Comune mette a disposizione i parchi, le aree verdi cittadine (seppur non in modalità esclusiva) e le aree all’aperto nelle pertinenze degli impianti sportivi per permettere alle associazioni di garantire il distanziamento fisico di almeno 2 metri, come da indicazioni governative e regionali.

L’appello del Sindaco Maria Costi è quello di condividere con singoli e famiglie le responsabilità in materia di sicurezza, consapevoli che il rischio di contrarre il virus non può essere eliminato in maniera assoluta.

Il Vicesindaco Paolo Zarzana sottolinea che per coloro i quali intendano avviare l’attività, è necessaria una comunicazione ufficiale all’ufficio sport, in modo da avvisare le Forze dell’Ordine al fine dei necessari controlli per evitare assembramenti.

Tra i primi ad attivarsi, questa settimana, ci sono gli Highlanders Formigine Rugby, con due allenamenti alla settimana che non prevedono la presenza dei più piccini e il rilevamento della temperatura per ogni atleta.

Altre realtà, come ad esempio la Polisportiva formiginese, intendono partire dopo il 18 maggio, eventualmente chiedendo agli utenti di utilizzare attrezzi personali (come racchette e bocce). Per ora, infatti, attrezzatura e materiali non possono essere scambiati. Altri ancora rimanderanno l’attività sportiva a settembre, intanto però in molti terranno unite le squadre con incontri a piccoli gruppi.

Conclude Zarzana: “Attendiamo un decreto da parte del Ministro Spadafora; crediamo infatti che lo sport vada equiparato alle altre realtà della vita sociale, in quanto elemento fondamentale per il benessere e la salute dei cittadini. Accogliamo con favore le iniziative delle singole società sportive perché segnale di un – seppur lento e attento – ritorno alla normalità. Soprattutto gli adolescenti sentono la necessità di rivedere i loro coetanei; nel contesto sportivo possono farlo in sicurezza”.

 

 

















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