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Cyberbullismo e Coronavirus: un progetto sperimentale di didattica sul web chiude a Modena i percorsi di legalità

Affrontare le tematiche sul cyberbullismo e del Coronavirus con la didattica online: le modalità di fruizione degli itinerari scolastici sulla legalità, proposti dal settore Polizia locale, legalità e sicurezze del Comune di Modena, nella fase conclusiva del percorso annuale passano attraverso le nuove tecnologie. Il progetto sperimentale, che coinvolge 11 classi della scuola media Cavour, è stato avviato martedì 5 maggio e potrà essere utile anche in vista dell’avvio nuovo anno scolastico che, per la necessità di osservare le disposizioni sulle distanze interpersonali, potrebbe svolgersi almeno parzialmente con modalità on line, oltre che in presenza.

Il tema del bullismo online per gli studenti diventa particolarmente attuale in questo periodo di emergenza sanitaria, che comporta maggiore utilizzo degli strumenti informatici nelle attività quotidiane, piattaforme che possono comportare il rischio di un uso improprio soprattutto da parte dei più giovani. Per il completamento dell’itinerario dedicato ai bullismi e alle prevaricazioni si è quindi deciso, d’accordo con la scuola, di realizzare incontri su internet alla presenza di due esperti e dell’insegnante di riferimento. L’obiettivo è appunto quello di ragionare con i ragazzi sulle tematiche del cyberbullismo ai tempi della “scuola digitale”. Inoltre, nell’occasione si ascolteranno le testimonianze degli studenti sulla loro esperienza nella fase di permanenza a casa nel rispetto delle misure di contenimento del Covid-19 e sulle difficoltà che riscontrano.

L’attività riguarda le classi prime dei corsi A, B, C, D, E, F e seconde dei corsi A, C, D, E, F e potrebbe continuare all’inizio del prossimo anno scolastico, risultando utile per i docenti anche per individuare i problemi degli alunni che non si collegano alla piattaforma di didattica. La parte iniziale del percorso incentrato sui bullismi si era svolta in aula con diversi istituti; al progetto hanno partecipato in tutto 37 classi (26 con presenza fisica in aula e 11 appunto online delle Cavour) che hanno affrontato i temi dei conflitti, delle discriminazioni, delle relazioni tra i banchi, all’esterno e sui social network, cercando di proporre spunti per la prevenzione, la gestione e la soluzione di queste situazioni. I ragazzi coinvolti sono stati circa 800.

Gli incontri “digitali” concluderanno gli itinerari scolastici sulla legalità proposti dal Comune, che avevano visto la realizzazione di altri due percorsi. Il primo, dedicato a “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”, e svolto con la collaborazione di Libera, ha affrontato i temi della legalità e del contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata, interessando 23 classi e 18 docenti; in più, si è tenuta una serie di appuntamenti sulla didattica della legalità con i genitori, assieme al responsabile nazionale di Libera Michele Gagliardo, nell’ambito del progetto “Legalità e territorio”.
Nel secondo percorso, “Giovani: sicurezza e legalità”, a cura della Polizia locale, si è parlato dei comportamenti devianti e a rischio degli adolescenti, delle problematiche di sicurezza urbana e dei principali reati dei quali i giovani possono essere autori o vittime. Un incontro particolare è stato dedicato ai rischi legati alle sostanze stupefacenti; l’appuntamento era inserito nelle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio nei pressi delle scuole all’interno del protocollo “Scuole sicure” della Prefettura e del Comune.

















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