Sassuolo Futura esprime il suo più profondo sdegno per quella che reputa una scellerata decisione, fuori contesto, fuori tempo e, soprattutto, fuori dall’orizzonte di una città come quella di Sassuolo che da sempre, grazie alle azioni di tanti singoli cittadini e del mondo dell’associazionismo, fa della solidarietà e del dono valori profondi della persona umana da coltivare e sostenere, non certo da punire.
Vogliamo abitare in un paese in cui si fa comunità, che è una comunità in cui c’è chi ha bisogno, chi dà aiuto liberamente, dove il povero ti mette in discussione, non ti disturba, non è oggetto di “decoro urbano”.
Piuttosto che utilizzare lo strumento della repressione degli aiuti, farebbe bene la nostra amministrazione a pensare come colpire in modo forte e duro i responsabili dei racket; farebbe ancora meglio a intraprendere percorsi di azione, informazione e di progettualità, per andare ad attenuare la povertà che, in questo periodo, purtroppo tenderà a salire. Una repressione che, operativamente, sembra anche poco chiara nella sua futura attuazione.
Infine, in un contesto di emergenza sanitaria, economica e sociale come quello che stiamo attraversando, chiediamo alla giunta di prendere in considerazione nuove soluzioni per: supportare le famiglie; consentire ai bambini di fruire degli spazi aperti in sicurezza; far ripartire i servizi scolastici ed educativi; dare supporto ai poveri, vecchi e nuovi, e ai più deboli in modo da non lasciarli soli; supportare i commercianti e gli ambulanti, gli imprenditori, i professionisti e tutti i lavoratori.
Altri comuni del distretto hanno già studiato alcune soluzioni: chiediamo all’Amministrazione di lavorare in rete con gli altri Comuni, per adottare soluzioni importanti e coraggiose di cui ora c’è bisogno.
Sosteniamo le iniziative di tutti quei cittadini che si sono mossi in merito, da chi ha scritto al sindaco fino a chi ha promosso una petizione perché la norma venga ritirata.