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“Abitare sociale”: a Modena ripartito il cantiere

Dopo aver ottenuto l’ok sul Piano operativo della sicurezza, oggi (lunedì 4 maggio) è ripartito anche il cantiere per realizzare la palazzina del progetto “Abitare sociale” che, per un valore complessivo dell’intervento di oltre 8 milioni di euro, rappresenta un ulteriore tassello del Progetto Periferie di rigenerazione e innovazione dell’area nord di Modena sviluppato dal Comune.

La struttura si trova in via Forghieri, nella zona dell’ex Mercato bestiame, e sarà caratterizzata da nuove soluzioni abitative, a canone calmierato, con ampi spazi condominiali per l’aggregazione e la condivisione di attività, alloggi per persone disabili e, al piano terra, un Centro diurno per persone con disabilità.
L’intervento è stato aggiudicato dalla società di trasformazione urbana CambiaMo, al raggruppamento di imprese composto da Costruzioni edili Baraldini Quirino spa di Mirandola e Sgargi srl di Bologna.
Il cantiere al momento è ancora nella fase di scavo dell’interrato e si lavora sulle fondazioni (sono stati terminati i pali della cosiddetta berlinese e i cordoli alle sommità), con in programma un intervento specifico che servirà per l’abbassamento della falda. Nelle prossime settimane verrà ridefinito il crono programma dell’intervento anche sulla base delle valutazioni sull’impatto dei nuovi protocolli di sicurezza sui tempi delle diverse lavorazioni.
La costruzione dell’edificio di residenza sociale è finanziata con risorse del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana assegnati attraverso il Bando Periferie. Sono 33 gli alloggi, di diverse dimensioni e pensati per diverse tipologie familiari, previsti nella palazzina che sperimenta nuove forme di abitare sociale destinate a una fascia di popolazione che non riesce a trovare una risposta abitativa né nell’edilizia residenziale pubblica tradizionale né sul libero mercato.
Per la precisione, lungo due vani scale saranno distribuite 25 unità abitative: appartamenti progettati per accogliere famiglie con più figli o lavoratori che condividono il medesimo alloggio. Un’altra parte del fabbricato, corrispondente a una terza scala, ospiterà otto appartamenti appositamente progettati per utenza anziana o con disabilità e costituirà un blocco funzionale autonomo all’interno dell’edificio, con esigenze spaziali e funzionali proprie.
Un’attenzione particolare è dedicata agli spazi comuni per promuovere una socialità di condominio che consenta di aumentare le relazioni sociali e diminuire i conflitti. Di qui la scelta di realizzare spazi comuni sovrabbondanti rispetto alle richieste minime, creando tre diverse sale condominiali, una per scala, e definendo un giardino interno attrezzato, sicuro e qualificato. Questo spazio comune, che ha forma rettangolare racchiuso a corte, completamente recintato e sicuro, potrà essere dedicato alla frequentazione degli anziani e ai giochi dei più giovani.
Un’area della corte interna sarà inoltre riservata al Centro diurno per disabili che sarà realizzato al piano terra della palazzina.
Il progetto della palazzina prevede il rispetto di criteri di qualità e sostenibilità sia in riferimento alla sicurezza sismica sia per quello che riguarda l’efficientamento energetico: l’edificio sarà un cosiddetto “Nzeb”, cioè a Energia quasi Zero.

 

CENTRO DIURNO ALL’AVANGUARDIA

Al piano terra di “Abitare sociale”, l’edificio di residenza sociale del Comune di Modena a cui si accederà da un prolungamento dell’attuale via Forghieri, sarà realizzato un Centro diurno per persone con disabilità. Si tratta di un servizio territoriale socio sanitario a carattere diurno rivolto a persone con disabilità con diversi profili di autosufficienza, che fornisce interventi a carattere educativo riabilitativo-assistenziale.

La nuova struttura, polifunzionale e all’avanguardia, destinata a sostituire il Centro attualmente in via Luosi, è frutto di una progettazione integrata con i Servizi sociali. Si estenderà per complessivi 550 metri quadrati e potrà ospitare fino a 25 persone. L’accoglienza sarà giornaliera (dal lunedì al venerdì) e proporrà interventi volti a favorire il mantenimento e lo sviluppo di abilità nell’ambito cognitivo, dell’autonomia personale, sociale e affettiva. Nel Centro potranno essere realizzati progetti individualizzati che propongano interventi socio-assistenziali-educativi e psico-relazionali integrati in un’ottica di promozione del benessere della persona.

Oltre a un ampio spazio di accoglienza, che garantisce alle famiglie la possibilità di accompagnare e rimanere con gli utenti in un ambiente accogliente, gli spazi sono suddivisi in modo da prevedere, da una parte, le aree per l’esercizio motorio, laboratori per le attività manuali, spazi per la socializzazione e le attività ricreative, locali per il relax; al centro gli uffici per gli operatori e dall’altra parta la sala da pranzo con la relativa cucina.

Inoltre, il Centro diurno avrà accesso diretto all’area verde di pertinenza dell’edificio; una parte protetta della corte interna e infatti riservata esclusivamente agli ospiti del Centro che vi accederanno attraverso gli spazi comuni. Nel giardino all’aperto potranno quindi proseguire, in sicurezza, le attività riabilitative e di socializzazione.

A Modena sono attualmente sei i Centri diurni per persone disabili creati per rispondere ai bisogni delle persone con disabilità grave e di sostegno al lavoro di cura del nucleo familiare. Complessivamente sono 124 i posti disponibili. In attuazione della normativa nazionale e regionale, il Centro diurno persegue finalità sociali volte al recupero della persona e finalizzate al mantenimento nell’ambito familiare e nel contesto sociale di riferimento; educative per promuovere il mantenimento e il recupero delle abilità residue, lo sviluppo di nuove competenze e il miglioramento dell’autonomia; assistenziali per garantire la cura e tutela della persona; ludico-ricreative tese ad assicurare un ambiente sereno che offra occasioni per sviluppare interessi e svaghi.

















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