Vicina anche se da lontano, grazie alle opportunità offerte dal web, la telemedicina, i consulti telefonici o via Skipe, i tutorial su Youtube. Nei giorni più difficili dell’emergenza coronavirus la sanità emiliano-romagnola, nonostante il forte impegno per curare i malati e fronteggiare l’epidemia, non si è fermata e si è organizzata per cercare di offrire continuità assistenziale e di cura a tutti i cittadini.
Da Piacenza alla Romagna grazie al lavoro di medici, infermieri e operatori sanitari sono numerosi i servizi erogati “a distanza”, nel rispetto delle prescrizioni di distanziamento sociale per frenare il contagio: corsi di preparazione al parto, supporto ai pazienti con problemi cardiaci, sostegno psicologico e neuropsichiatrico per adulti, bambini e adolescenti. Passando per le attività di riabilitazione motoria e fisioterapica.
“In queste difficili settimane la nostra priorità sono stati i malati di coronavirus ai quali i nostri operatori sanitari hanno dedicato un impegno e un’energia ineguagliabili. Tuttavia abbiamo anche cercato di non lasciare soli gli altri cittadini. Pazienti con malattie croniche o reduci da interventi. Ma anche famiglie alle prese con una quotidianità inedita e difficile – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini –. Di fronte alla necessità di sospendere molti servizi sanitari erogati in ambulatorio, abbiamo pertanto messo in campo iniziative che ci permettessero, ove possibile, di portare la sanità direttamente nelle case, utilizzando le moderne tecnologie. Anche ora che con le recenti Linee guida abbiamo consentito alle Aziende l’erogazione di alcune prestazioni programmabili e non urgenti, per un progressivo ritorno alla normalità. Alcune delle esperienze avviate sono di particolare interesse e sono certo che potranno diventare occasione di riflessione per rendere la nostra sanità ancora più flessibile, personalizzata, a misura di paziente”.
La riabilitazione a distanza di Montecatone, quella cardiologica per i pazienti del Bellaria di Bologna e dell’Ausl di Piacenza
Tra le tante iniziative a distanza nel campo della riabilitazione, nel Bolognese l’ospedale di Montecatone ha dato il via al progetto #nonlasciaresolonessuno. Obiettivo: dare a pazienti, familiari e operatori sanitari, la possibilità di restare in contatto – attraverso Skipe, Google Hangouts o una semplice telefonata – garantendo la continuità assistenziale, anche in queste settimane di chiusura temporanea delle attività di day hospital e ambulatoriali. L ’Ospedale Bellaria di Bologna propone la ”home rehabilitation”, per i pazienti cardiologici reduci da un intervento. In collegamento on line gli operatori sanitari possono verificare la corretta esecuzione del programma riabilitativo e il previsto automonitoraggio. Anche a Piacenza i pazienti con pacemaker e defibrillatore cardiaco possono essere controllati direttamente da casa, attraverso un sistema di trasmissione dati che viene fornito dopo il primo controllo ambulatoriale. In caso di rilevazione di anomalie il paziente viene contattato e invitato in ospedale per il controllo.
Gli “esercizi utili” dell’Ausl di Modena, la consulenza a distanza degli ortopedici di Parma, le iniziative a Ferrara e Reggio
I fisioterapisti dell’Azienda Usl di Modena propongono ai pazienti operati che non possono accedere alla consueta attività in palestra, una serie di “esercici utili” a fare nella propria abitazione. Anche l’Ausl di Pama offre a domicilio indicazioni sanitarie per la riabilitazione ortopedica, video di esercizi riabilitativi, counselling telefonico fisiatrico e fisioterapico.
E’ stato avviato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara un progetto per una presa in carico a distanza dei pazienti. Grazie ad una webcam il personale della riabilitazione può collegarsi per un consulto, monitorare le condizioni e proporre esercizi di mantenimento da eseguire a domicilio. E’ on line anche il ” programma di autocura” dell’’Ausl di Reggio Emilia, rivolto sia alle persone sane alle prese con dolori muscolari e articolari dovuti alla mancanza di movimento in questi giorni di permanenza forzata entro le mura domestiche, quanto ai pazienti con patologie, compresi quelli usciti dai reparti Covid.
Sostegno psicologico, “Parla con noi” a Bologna. A Ferrara un aiuto contro lo stress da Covid. Le video favole e i giochi da stampare delle logopediste di Imola
In prima fila anche il sostegno psicologico on line. “Parla con noi” è il servizio dell’Ausl di Bologna per offrire un supporto alle persone con problemi psichici e ai loro familiari. “#nondasoli. Insieme a distanza” è il progetto avviato dall’Azienda USL di Ferrara, per il sostegno e la presa in carico dei pazienti, soprattutto quelli in condizioni di fragilità. A Imola le logopediste della Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza offrono consigli utili, oltre a tanto materiale come le videofavole e i giochi da stampare.
Accompagnamento al parto: tanti i corsi on line. Un aiuto anche dalla app “Non da sola” offerta dalla Regione
Per non lasciare sole le future mamme, sono partiti i corsi pre e post parto dell’Ausl di Reggio Emilia con la partecipazione di psicologi, neonatologi e pediatri di libera scelta. Corsi online anche da parte dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena, dell’Ausl di Parma, di Piacenza, della Romagna. Solo alcune delle tante iniziative avviate sul territorio, che si affiancano alle informazioni fornite dalla nuova app “Non da sola”, realizzata dalla Regione per accompagnare la donna e la coppia dalla gestazione ai mesi successivi alla nascita del bimbo.
Lo sportello telefonico dell’Ausl modenese contro le violenze domestiche. Le iniziative contro l’isolamento di giovani e gli anziani
Tra i problemi che si sono aggravati in seguito all’emergenza Coronavirus quello delle violenze domestiche. Per questo l’Ausl modenese ha ampliato l’attività dello sportello telefonico a disposizione delle donne maltrattate, mentreil centro “Liberiamoci dalla violenza” dedicato agli uomini maltrattanti ha messo on line materiali dedicati. Per non lasciare soli giovani e anziani, alcune iniziative adottate dall’Ausl Romagna. Quella dello Spazio Giovani di Cesena e Savignano con la possibilità di effettuare un colloquio telefonico o via Skype. Oppure il Consultorio Giovani di Forlì che fa regolarmente video colloqui personali con i giovani adolescenti, tramite Whatsapp o Skype. Sono invece rivolti ai più anziani alle prese con isolamento sociale e solitudine i Centri d’incontro e Cafè Alzheimer che nel Riminese operano a distanza con brevi video, tutorial e videochiamate proponendo attività cognitive, occupazionali e di movimento da svolgere a domicilio.