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Castelnuovo, la cultura non si ferma e trova nuovi spazi

L’emergenza sanitaria non ferma la cultura a Castelnuovo Rangone. Cambiano i canali e le modalità di fruizione, ma resta ricca la proposta culturale del Comune che nel 2018 ha ricevuto la qualifica di Città d’arte.

Già dai primi giorni di lockdown, la pagina Facebook del Comune di Castelnuovo è diventata il nuovo punto di riferimento per la comunità, sia dal punto di vista informativo – funzione svolta in parallelo col sito istituzionale – sia come collettore di contenuti culturali ed artistici, grazie alla preziosa collaborazione degli stessi cittadini. Si va dalle esecuzioni di Davide Burani, arpista tra i più apprezzati in Italia e all’estero, alle immagini storiche di Castelnuovo e Montale prese dagli archivi fotografici di Marco Gibellini e Marco Venturelli, dalle proposte del sito turistico www.terredicastelli.eu ai webinar organizzati dall’Asp Terre di Castelli “Giorgio Gasperini”.

Molto ricca di contenuti anche la pagina Facebook della biblioteca di Castelnuovo, che quotidianamente pubblica video e post con consigli di lettura, l’incipit dei romanzi disponibili sulla piattaforma digitale e tante attività e proposte dedicate ai più piccoli.

In questi giorni di chiusura forzata anche lo spazio espositivo CRAC – Castelnuovo Rangone Arte Contemporanea si è trasferito sui social e la mostra Metamorfosi di Barbara Giorgis, pittrice modenese e docente dell’Accademia di Brera, è stata allestita nello spazio virtuale della pagina Facebook del Comune di Castelnuovo Rangone, grazie ad una suggestiva presentazione curata dalla stessa artista.

“Lo spirito di comunità e la cultura – afferma l’assessora alla Cultura Sofia Baldazzini – sono ancor più ora chiamati a non fermarsi e anzi ad affrontare con coraggio il nostro tempo, per questo abbiamo pensato da subito ad un canale per raggiungere comunque i nostri concittadini e tenere aperto un dialogo, una ricerca, uno spazio di approfondimento e uno spirito di partecipazione. La risposta è stata molto positiva e sono state tantissime le interazioni raccolte, segno che in questo tempo c’è più mai bisogno di sentire l’ente pubblico aperto, vicino e capace di affrontare non solo l’emergenza ma anche la grande sfida della ripresa. I dipendenti pubblici del servizio cultura non si sono mai fermati e vogliamo continuare così: in questo tempo è importante non dimenticare il valore che ha il mondo dell’arte, della letteratura, della musica e della storia locale per le persone, come una sorta di conforto nel tempo dilatato delle proprie case”.

















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