Nell’ambito delle iniziative predisposte dai Carabinieri dei NAS per fronteggiare potenziali illeciti durante l’attuale emergenza sanitaria connessa, una particolare attenzione è stata dedicata ai controlli sulla regolarità delle attività distributive di dispositivi medici e di destinazione d’uso sanitario. Le verifiche hanno interessato anche i flussi commerciali di importazione, al fine di intercettare articoli e presidi medici introdotti irregolarmente sul territorio nazionale e privi delle caratteristiche di sicurezza, approfittando della elevata richiesta di mercato.
In tale contesto, i Carabinieri del NAS di Bologna hanno eseguito accertamenti presso un deposito logistico di un’azienda della provincia bolognese operante nella distribuzione di prodotti farmaceutici e sanitari, individuando e sequestrando complessivamente 300.000 mascherine protettive di varie marche e tipologie, prodotte nella Repubblica Popolare Cinese ed oggetto di importazione, il cui valore commerciale ammonta a 250 mila euro.
Nello specifico i manufatti sono stati vincolati poiché immessi nel circuito commerciale in assenza di indicazioni al consumatore in lingua italiana e delle indicazioni d’uso e di sicurezza. Tali prodotti erano destinati a rifornire esercizi di vendita al dettaglio, farmacie e parafarmacie dell’area emiliano – romagnola e delle regioni limitrofe.