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Liberazione, a Modena depositate le corone nei luoghi della memoria

Quattro deposizioni di corone di fiori hanno aperto le celebrazioni per il 75° anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo, che ricorre oggi, 22 aprile. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi hanno partecipato alle cerimonie nei luoghi della memoria, organizzate nel rispetto delle prescrizioni sul contenimento dell’emergenza sanitaria.

Il programma delle commemorazioni è iniziato alle 9.30 con la deposizione di una corona di fiori al Famedio del cimitero di San Cataldo. Quindi alle 10 il sindaco e il presidente del Consiglio comunale si sono spostati come, da tradizione, al Sacrario della Ghirlandina di piazza Torre e nell’adiacente lapide a ricordo degli ex internati militari. Il percorso è proseguito alle 10.15 alla lapide della Medaglia d’oro alla Città di Modena, sullo scalone del Palazzo comunale in piazza Grande. Infine alle 10.30 è stata deposta una corona alla lapide in ricordo di Mario Allegretti, Medaglia d’oro al valor militare, nell’atrio dell’Ateneo in via Università alla presenza anche del rettore di Unimore, Carlo Adolfo Porro.

Ai momenti ufficiali hanno fatto seguito i rintocchi della campana civica, posizionata sulla torre dell’orologio del municipio, che è stata suonata per sottolineare la ricorrenza del 75° anniversario della Liberazione della città.

Le celebrazioni, che proseguono fino al 2 maggio, prevedono nel pomeriggio una seduta del Consiglio comunale dedicata, nella quale interverrà in video-conferenza il presidente emerito dell’Anpi nazionale, Carlo Smuraglia. L’assemblea si potrà seguire in streaming nell’apposita sezione del sito istituzionale del Comune (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).

ANCHE I RINTOCCHI DELLA CAMPANA CIVICA

Il 75° anniversario della Liberazione di Modena, che ricorre nella giornata di oggi, mercoledì 22 aprile, è stato celebrato anche con i rintocchi della storica campana della torre dell’orologio del Palazzo comunale. Dopo anni di silenzio, infatti, lo strumento è stato suonato dai campanari dell’Unione campanari modenesi “Alberto Corni” che, attraverso questo gesto, hanno sottolineato l’importanza della ricorrenza per la città.

La campana è stata suonata alle 11 e l’esecuzione è avvenuta nel rispetto delle prescrizioni sul contenimento dell’emergenza sanitaria. Alle 11 il maestro Davide Zanasi ha dato il via ai rintocchi, che sono proseguiti per cinque minuti, contribuendo così alla commemorazione.

La costruzione della campana della torre dell’orologio, che si affaccia su piazza Grande, risale al 1660 a opera di Nicolò Di Lorena, come spiega Zanasi: i rintocchi sono risuonati per secoli allo scoccare delle ore. Si tratta dello strumento di maggiori dimensioni della provincia di Modena, superiore anche alle campane del Duomo; ha un diametro di 150 centimetri e pesa oltre 20 quintali. La campana è stata posizionata nell’attuale sede negli anni successivi al 1671, a seguito del quasi totale atterramento della torre a causa dei danni provocati dai terremoti. Nello stesso periodo venne installata sulla cupola del Comune pure una campana “gemella” ma leggermente più piccola, realizzata Dionisio De Filippi, a sua volta ferma da anni. In precedenza la torre comunale aveva ospitato una campana costruita nel 1272 da Guido da Modena, poi rimossa alla fine del Diciassettesimo secolo, e della quale da fine dell’Ottocento ne è affidata la custodia ai Musei civici.

Stamattina, pochi minuti prima dei rintocchi della campana, si erano concluse le deposizioni delle corone di fiori nei luoghi della memoria alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e del presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi. Nel pomeriggio, alle 16, è in programma una seduta del Consiglio comunale dedicata alla Liberazione, nella quale interverrà in video-conferenza il presidente emerito dell’Anpi nazionale, Carlo Smuraglia. L’assemblea si potrà seguire in streaming nell’apposita sezione del sito istituzionale del Comune (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).

















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