Quattro differenti controlli accomunati dallo stesso risultato: aver sorpreso giovani usciti da casa per acquistare stupefacenti. Probabilmente le attuali norme di restrizione che limitano le uscite se non per i noti motivi di necessità, stanno stretti a colore che sono dediti al consumo di droga. E cosi 5 giovani incappati in quattro differenti controlli operati nel weekend dai carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia, sono finiti nei guai.
Il trovarli in possesso di modiche quantità di stupefacenti che detenevano per uso personale non terapeutico, ha comportato la loro segnalazione quali assuntori alla Prefettura di Reggio Emilia che, sulla scorta dei rapporti stilati dai carabinieri, potrà sospendere dai 2 ai 4 mesi (a seconda che si tratti di droghe leggere o meno) i documenti di guida e di espatrio posseduti dai diretti interessati. Gli stessi inoltre sono stati sanzionati con una maxi multa per aver violato, non essendovi giusta causa, il rispetto del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che limita le uscite al fine di contenere il contagio da coronavirus.
Complessivamente i carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia hanno sequestrato quindici grammi di marijuana e uno di cocaina. A finire nei guai a Cavriago due giovani (una 25enne di Cavriago e l’amico 24enne di Reggio Emilia) fermati in Piazza Lenin dove si erano appartati per consumare una dose di marijuana. Sempre a Cavriago, questa volta in via Rivasi, i carabinieri della locale stazione, nel corso dei controlli in premessa, sorprendevano con oltre 10 grammi di marijuana detenuti per uso personale non terapeutico uno studente 20enne del paese, mentre un altro 23enne, della provincia di Parma, è stato fermato a Sant’Ilario d’Enza dai carabinieri della locale stazione che lo hanno trovato in possesso di un grammo di cocaina. Ultimo giovane nei guai un 21enne di Novellara uscito da casa con 5 grammi di marijuana: fermato nel centro del paese dai carabinieri è stato segnalato, alla stregua di tutti gli altri, quale assuntore alla Prefettura reggiana.