Per evitare l’insorgenza dei focolai domestici, sono 125 le camere, attualmente offerte dall’Azienda Usl di Bologna, ai pazienti positivi al Covid-19, clinicamente guariti e dimessi dagli ospedali o positivi asintomatici, che non possono trascorrere un isolamento sicuro per i propri congiunti al proprio domicilio.
Attualmente sono 32 i cittadini che stanno usufruendo di questo servizio, 44 in totale quelli ospitati in queste settimane.
Le camere, singole e con bagno privato si trovano a Bologna presso l’Hotel City (90 camere) e Villa Revedin (9 camere) e a Sasso Marconi presso il Cenacolo Mariano Padre Kolbe (26 camere).
Il percorso
Quando un paziente non può trascorrere l’isolamento presso il proprio domicilio, così come prevedono le indicazioni della Regione, viene segnalato al “P-Covid”, la Centrale Unica Assistenziale per entrambe le Aziende Sanitarie (AUSL e AOSP), che propone la collocazione in una delle strutture disponibili. Qui il paziente riceve, a cura dell’Azienda Usl di Bologna, sia i servizi alberghieri (pasti, pulizia degli ambienti, lavanderia) che l’assistenza infermieristica in collaborazione con lo IOR.
Presso l’Hotel City, visto l’alto numero di camere messe a disposizione, è presente anche un punto infermieristico, attivo 12 ore al giorno. A Villa Revedin e al Cenacolo Mariano Padre Kolbe, invece, l’assistenza infermieristica avviene in modo programmato o su richiesta dei pazienti, mentre i volontari della Pubblica Assistenza di Bologna e Sasso Marconi supportano attività di accoglienza e distribuzione pasti.
Il cittadino termina l’isolamento dopo aver effettuato due tamponi con risultato negativo.