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Quasi 4.400 domande a Modena per i buoni spesa: assegnati i primi 600

Sono complessivamente 4.392 le domande per i buoni spesa giunte al Comune di Modena entro il 15 aprile, quando già 571 famiglie avevano ricevuto i buoni, per un valore complessivo di circa 175 mila euro con un importo medio di 306 euro a famiglia. Si stima che nel corso della giornata di giovedì 16 aprile, i buoni consegnati siano arrivati ad essere almeno 650 per un importo complessivo di circa 200 mila euro.

Continua infatti a ritmi sostenuti la valutazione delle domande che si traduce quasi sempre anche in contatti telefonici con i richiedenti; sono una ventina gli operatori dei Servizi sociali territoriali al lavoro per esaminare il più rapidamente possibile le domande e assegnare i buoni a chi ne ha effettivamente bisogno.

La percentuale delle richieste che alla prima valutazione viene respinta per mancanza dei requisiti si aggira attorno al 40 per cento. A fronte di un limitato numero di domande non accolte perché presentate da persone residenti e domiciliate in altri comuni o perché presentate da membri dello stesso nucleo familiare, la maggior parte delle domande respinte non è stata accettata, perché il valore del reddito era superiore ai limiti stabiliti per il godimento del beneficio. Attualmente il tasso di accoglimento è del 38 per cento ed è destinato a salire considerevolmente per effetto delle domande che stanno richiedendo un supplemento di indagine, ma anche per oltre un dieci per cento di richiedenti che avendo già ottenuto aiuti economici statali (come il Reddito di cittadinanza) o comunali (contributi a integrazione reddito) saranno presi in considerazione solo dopo aver dato risposta a chi ha la precedenza. I buoni spesa, infatti, sono destinati prima di tutto alle famiglie che in questo momento non hanno altre forme di sostegno, sulla base delle linee guida di utilizzo dei fondi.

“A distanza di dieci giorni dall’annuncio del governo degli interventi di solidarietà alimentare, noi stavamo distribuendo i primi buoni spesa, già prima delle festività pasquali”, sottolinea l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli. “Per farlo abbiamo adottato procedure snelle e trasparenti. Anche se parte del personale lavora in modalità smart working, i nostri uffici stanno funzionando a pieno ritmo per valutare le domande e assegnare rapidamente i buoni spesa, sempre tenendo fermo il concetto di equità a cui si ispira tutto l’agire dei Servizi sociali. Senza contare che proseguono, e si sono anzi intensificati in questo periodo di emergenza, gli interventi di sostegno in cui sono normalmente impegnati i nostri operatori e il settore si è dovuto completamente riorganizzare. Per quanto riguarda i buoni spesa – continua l’assessora – stiamo già ragionando sul dopo e anche sulla possibilità di ampliare la platea dei beneficiari nel caso il Governo stanzi altri fondi per le stesse finalità o se le donazioni di privati ci consentiranno di continuare a erogare buoni spesa a chi ne ha bisogno; a tal fine abbiamo aperto un conto corrente dedicato”.

L’ammontare dei buoni spesa è di 150 euro per una persona; fino a un massimo di 500 euro quando il nucleo familiare è composto da cinque o più componenti.
Dopo le necessarie verifiche sul possesso dei requisiti e la veridicità delle dichiarazioni, i buoni vengono inviati all’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda e possono essere letti dall’esercente sia da una copia stampata sia direttamente dallo smartphone; sono caratterizzati da un codice a barre utilizzabile una sola volta.
I buoni possono essere utilizzati per l’acquisto di generi alimentari o altri prodotti di prima necessità (farmaci e para-farmaci) nella rete degli esercizi convenzionati con Day spa; l’utilizzo presso i grandi punti vendita convenzionati sta già funzionando regolarmente.

UN CONTO CORRENTE PER LE DONAZIONI

Si possono fare versamenti sul Fondo per la solidarietà alimentare del Comune

Le risorse per gli interventi di solidarietà alimentare per contrastare l’emergenza Covid-19, sono state assegnate ai Comuni con un’ordinanza di Protezione civile. Per il Comune di Modena si tratta di quasi un milione (983 mila e 770 euro) di cui una parte, circa 250 mila euro, viene utilizzata per l’acquisto diretto, con il coordinamento della Protezione civile, di generi alimentari e di prima necessità messi a disposizione delle organizzazioni del volontariato e del Terzo settore già impegnate nelle attività di sostegno alle famiglie in stato di bisogno, come avviene con l’emporio solidale di Portobello o con la rete delle Caritas parrocchiali.

L’ordinanza della Protezione che ha assegnato i contributi ai Comuni prevede anche la possibilità di attivare un conto corrente per raccogliere ulteriori risorse attraverso donazioni di privati. Il Comune di Modena ha pertanto istituto il “Fondo solidarietà alimentare Covid-19” e attivato il conto corrente presso il tesoriere Unicredit con il seguente iban: IT 67 V 02008 12930 000105890823.

Le donazioni che verranno raccolte, quindi, andranno ad alimentare il Fondo gestito dai Servizi sociali comunali in collaborazione con le organizzazioni del volontariato e del Terzo settore.
















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