Dal 18 febbraio 2020, giorno in cui si è registrato il primo caso di Covid-19 in Italia, Eurosets, azienda specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi biomedicali che sorge nel Distretto di Medolla, ha visto triplicare le richieste di dispositivi monouso per ECMO – ExtraCorporeal Membrane Oxygenation. Questi ossigenatori, in grado di fornire ossigeno e rimuovere anidride carbonica direttamente nel sangue del paziente, sono impiegati nelle Terapie Intensive nei casi più gravi di pazienti colpiti da coronavirus. Per far fronte a questo incremento esponenziale di richieste in tempi rapidi, Eurosets ha intensificato le linee produttive di ECMO, un modo per essere accanto a medici e infermieri nella lotta che si combatte ogni giorno negli ospedali di tutta Italia. E siccome le battaglie si vincono con le armi giuste e restando uniti, Eurosets ha donato 1.000 mascherine al Pronto Soccorso di Mirandola e alla Croce Blu di S.Felice sul Panaro.
La produzione di ECMO in Eurosets è passata da 400-500 dispositivi al mese, in tempi pre Covid-19, agli attuali 1500. Una sfida che ha richiesto uno sforzo organizzativo e produttivo importante ma indispensabile. Le richieste oltre che dall’Italia, arrivano dall’Europa e degli Stati Uniti.
“I pazienti affetti da coronavirus generalmente reagiscono bene alla terapia tramite ventilazione meccanica polmonare o con il casco in modalità CPAP – spiega il dott. Antonio Petralia, Amministratore Delegato di Eurosets – ma in alcuni casi quando il paziente intubato non trova giovamento dalla ventilazione meccanica, è possibile intervenire attraverso il dispositivo ECMO: grazie a una pompa-sangue dove viene posizionato l’ossigenatore, gli scambi di ossigeno e anidride carbonica, avvengono direttamente tra il nostro dispositivo e il sangue del paziente, permettendo al polmone naturale di rimanere parzialmente a riposo consentendo il suo recupero funzionale. Fortunatamente sono pochi i pazienti che arrivano a questo grado di gravità, ma si tratta sempre di aumentare le probabilità di piena guarigione e abbattere le percentuali di mortalità per il Covid-19”.
Per far fronte alle richieste in tempi rapidi, in Eurosets si lavora a pieno ritmo, ma nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e linee guida nazionali e internazionali.
“Per fronteggiare l’impegno che ci viene richiesto nelle fasi di produzione, Eurosets è pronta a spostare personale da linee produttive non prioritarie alle linee ECMO maggiormente richieste – spiega il dott. Petralia –. Molti dipendenti Eurosets stanno lavorando in smart working, ma agli operai della produzione è richiesta la presenza in sede. Adottiamo dunque tutte le norme previste per legge per permettere loro di lavorare in massima sicurezza”.
In questi giorni lo stabilimento di Eurosets, come molti altri, si è “vestito” del Tricolore: la facciata dell’edificio è illuminata da luci verdi, bianche e rosse. Un gesto simbolico, per dare un messaggio forte al territorio e alla nazione.
“Il distretto di Medolla è stato duramente colpito dal terremoto del 2012 e nel 2014 da una forte alluvione – ricorda Petralia – ma siamo stati capaci di risollevarci e tornare a essere più forti e produttivi di prima. Anche in questa situazione di emergenza straordinaria mettiamo tutto il nostro know-how, la capacità di innovare che è nel nostro DNA e la passione per vincere questa battaglia e contribuire a salvare vite”.