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Nidi di Modena, verso le iscrizioni: “Più opportunità per le famiglie”

anziaIl Comune di Modena si sta apprestando a lanciare, subito dopo le festività pasquali, il bando per l’iscrizione ai nidi d’infanzia per il prossimo anno scolastico “in una situazione di grande difficoltà per tutta la comunità a causa dell’emergenza Covid-19, ma con l’obiettivo di garantire e aumentare, se sarà necessario, i posti a disposizione e le opportunità per le famiglie”. Lo afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi replicando a un intervento dei sindacati funzione pubblica Cgil e Cisl che fanno riferimento a una presunta volontà del Comune di esternalizzare il servizio dei nidi comunali.

“Già oggi a Modena – spiega Baracchi – abbiamo un servizio integrato per i nidi d’infanzia, con la presenza di nidi a gestione diretta da parte del Comune e altri gestiti in convenzione o in appalto; nessuno ha intenzione di rinunciare a questo patrimonio di esperienza che si è sviluppato negli anni. Ma oggi siamo di fronte a un’emergenza le cui conseguenze sulla tenuta dei servizi pubblici non sono ancora valutabili. E le preoccupazioni non mancano. Con i sindacati confederali il dialogo è in corso e l’Amministrazione comunale, sebbene non sia ancora chiara l’evoluzione della normativa nazionale, conferma – aggiunge l’assessora – la volontà di approvare il piano occupazionale 2020 fino al massimo della copertura possibile del turnover su tutto l’ente, secondo i fabbisogni dei diversi settori, scuola compresa. Nel frattempo, stiamo chiudendo le procedure di assunzione di una figura di funzionario pedagogista con la quale rafforzare il coordinamento pedagogico, ruolo strategico per tutto il sistema integrato dei servizi educativi”.

Nel bando per l’iscrizione ai nidi che si sta definendo, quindi, verrà confermato l’attuale assetto gestionale e, anche grazie ad un emendamento al bilancio 2020 approvato dal Consiglio comunale, “qualora si determini la necessità di un incremento di posti nido, sarà possibile ampliare l’offerta – sottolinea Baracchi – anche attraverso l’estensione delle convenzioni in essere o con modifiche organizzative e gestionali, abbattendo le liste di attesa e consentendo in tal modo pari opportunità di accesso a tutte le famiglie che ne faranno domanda”.

















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