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Cna Pensionati scrive al Cardinale Matteo Zuppi

Il cardinale Matteo Zuppi – Arcivescovo di Bologna (@VaticanMedia)

A seguire la lettera aperta che il Presidente di Cna Pensionati Bologna, Sandro Vanelli invierà oggi al Cardinale S. Em. Matteo Zuppi sul tema degli anziani e dell’emergenza coronavirus.

 

“Caro Cardinale,

ho riflettuto a lungo sulle Sue parole rivolte agli anziani: “Vi vogliamo bene, nessuno di voi è dimenticato”.

Sono state parole di grande conforto per me e per le migliaia di pensionati che rappresento.

Perché, mi lasci dire con un po’ di amarezza, soprattutto all’inizio di questa terribile emergenza coronavirus, noi anziani ci siamo sentiti molto soli: “restate in casa” ci dicevano giustamente. Anche con più astio del necessario. E dicevano anche: “questo è un contagio che colpisce soprattutto loro” e purtroppo si è visto che non è vero. Cose terribili, come lo scegliere chi curare in base all’età perché tutti non si poteva. Le stragi di anziani nelle case di riposo.

Poi la situazione è rimasta gravissima come contagio, ma almeno molte Associazioni, e Cna Pensionati tra le prime, ha prestato ascolto e aiuto agli anziani che hanno bisogno, perché spesso soli ed ora ancora più soli.

Quello che vorrei dire a Lei e a tutta la comunità dei bolognesi, è che con questo terribile virus si rischia di perdere in Italia tante vite umane e moltissima parte di una generazione che ha ricostruito l’Italia nel dopoguerra, che l’ha resa ricca, democratica, orgogliosa di essere un grande Paese dal punto di vista umano, culturale ed economico.

Una generazione che solo pochi mesi fa veniva definita quella dei “caregiver”, e sappiamo cosa voleva dire: che se non c’era l’anziano, il pensionato, ad aiutare con la sua pensione il figlio senza lavoro, col suo amore i nipotini quando non erano a scuola e i genitori dovevano lavorare, ad assistere come potevano il proprio genitore e spesso il consorte quando non autosufficienti. Senza questi caregiver la società italiana pre-virus sarebbe stata ancora molto più in difficoltà socialmente di quanto lo era.

Adesso combattiamo insieme questo terribile virus, giovani e anziani insieme, facciamo tutti dei sacrifici, sperando, anzi con la certezza, che serviranno ad uscire da questa emergenza. E anche a testa alta, come Italia e italiani.

Ma cominciamo anche a guardare quale futuro avremo nel dopo-virus. La ricostruzione questa volta toccherà soprattutto ad altre generazioni, non più la mia, che comunque sarà sempre disponibile e pronta ad essere utile.

Noi di Cna questo l’abbiamo sempre chiamato “invecchiamento attivo”. E anche nel dopovirus noi continueremo ad invecchiare attivamente.

Sapendo che sarà un’Italia diversa, che probabilmente mescolerà paura e voglia di ripartire, che vorrà proteggere ed essere protetta.

Che vorrà un sistema sanitario dove non occorrerà essere eroi per salvare vite umane, anche se noi questi eroi li ringrazieremo in eterno per quello che stanno facendo.

Un sistema sanitario e strutture che proteggano l’anziano e non lo considerino solo un peso sociale.

Un dopo virus che non potrà permettersi schermaglie politiche di basso livello ma vorrà che tutti i protagonisti della vita politica, di qualsiasi fede, lavorino assieme nelle reciproche differenze, per ripartire. Perché la ripartenza lo sappiamo sarà molto dura.

Noi abbiamo bisogno delle Sue parole e delle Sue azioni, caro Cardinale. Abbiamo bisogno di tutte le Istituzioni che siano coese tra loro e concrete.

E se avete ancora bisogno di noi, anziani, pensionati, noi ci saremo anche questa volta”.

Sandro Vanelli, Presidente Cna Pensionati Bologna

















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