Nonostante l’attenzione generale del mondo scientifico, e non solo, in questo periodo sia rivolta prevalentemente e inevitabilmente all’emergenza Covid-19, Unimore non dimentica il giovane Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna detenuto arbitrariamente in carcere in Egitto dal mese di febbraio.
Il Senato Accademico di Unimore, nella sua prima seduta online del 17 marzo scorso, ha fatto propria la mozione dell’Università di Bologna che impegna gli atenei a tener viva l’attenzione sulla vicenda personale del giovane Zaki e a sollecitare le autorità governative italiane ad operare con insistenza perché possa tornare al più presto in Italia.
Tutto l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia si sente impegnato, insieme a molti atenei italiani, a tutelare l’incolumità e la vita del giovane Patrick ed a salvaguardare il fondamentale principio della libertà di pensiero e della libertà di espressione, contenuti nel dettato della nostra Carta Costituzionale, in quanto valori che appartengono ad ogni comunità accademica e ad ogni società libera.
Il Rettore di Unimore, prof. Carlo Adolfo Porro, in apertura della seduta del Senato Accademico, illustrando i contenuti della mozione dell’Alma Mater, ha voluto esprimere la sua vicinanza e quella di tutto l’Ateneo al giovane studente universitario egiziano, impegnato nella tutela dei diritti civili e per questo oggi assai ingiustamente privato della propria libertà.