«Non va bene che ci siano in alcuni momenti della giornata parchi e piste ciclabili affollati e code ai supermercati senza rispettare le distanze. Servono più attenzione e responsabilità da parte di tutti per non vanificare lo sforzo e i sacrifici sopportati in questi giorni da gran parte della popolazione».
E’ l’appello lanciato ai cittadini, anche attraverso i social, da Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, di Upi Emilia-Romagna e componente della cabina di regia regionale sul Covid-19, a sostegno dell’analogo appello, lanciato nei giorni scorsi, dal commissario regionale Sergio Venturi allo scopo di ridurre le situazioni a rischio, come gli affollamenti.
Dall’avvio dell’emergenza Covid-19, la Provincia sta portando avanti un’azione di coordinamento di tutti i sindaci modenesi per una corretta, efficace e uniforme applicazione delle regole per contrastare la diffusione del contagio, previste dai decreti del Governo.
E proprio dalle testimonianze dei sindaci, rileva Tomei, emerge come «gran parte della popolazione abbia recepito con responsabilità quanto disposto da decreti e ordinanze, ma anche che, purtroppo, questo non basta, perché sono ancora troppe le situazioni a rischio e le occasioni di affollamento perché in tanti non hanno ancora capito che restare a casa non è un invito, è un monito».
I controlli saranno intensificati, aggiunge Tomei, ma occorre comunque più responsabilità da parte di tutti, altrimenti «se la situazione non migliorerà saranno necessarie misure ancora più rigide», anche perché lo scenario permane molto critico e «non sono più ammesse leggerezze. Serve quindi più attenzione da parte di tutti, osservare le regole, applicando tutte le precauzioni necessarie, evitando gli affollamenti».
Appena ieri, conclude Tomei, che è anche sindaco di Polinago, «davo atto ai miei concittadini, circa il fatto di vedere le strade vuote, senza persone. L’ho fatto perché credo sia giusto riconoscere gli sforzi che vengono fatti, ma allo stesso tempo, la guardia deve restare alta, perché non abbiamo più tempo».