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Coronavirus: la situazione dell’AOU di Modena

La situazione odierna (17/03) vede nel complesso ricoverati in Azienda Ospedaliero Universitaria 131 pazienti COVID positivi: 32 all’Ospedale Civile e 99 al Policlinico. Di questi, sono in terapia intensiva 42 pazienti: 23 nei posti intensivi gestiti dal Prof. Girardis in Policlinico e 19 nella terapia intensiva dell’Ospedale Civile diretta dalla Dr.ssa Bertellini.
Risultano inoltre in attesa di conferma diagnostica 72 casi sospetti.

Al Policlinico in degenza ordinaria sono seguiti 76 pazienti positivi, dei quali 48 presso le Malattie Infettive e 28 negli altri reparti. Per quanto riguarda l’ospedale di Baggiovara, sono 13 i ricoverati in degenza ordinaria, concentrati in particolare presso settori individuati ad hoc nel corso dell’evolversi del piano di attivazione posti letto aziendale e provinciale.
Circa il personale che finora ha avuto riscontro di positività per il Corona virus, verosimilmente acquisito per contatti esterni, ad oggi si contano 18 operatori dei due ospedali.

Le aziende sanitarie provinciali stanno intensificando gli sforzi per l’attuazione progressiva del piano che sta gradualmente portando a dedicare specifici settori, sia in degenza ordinaria che in terapia intensiva, per la gestione dei casi. La risposta organizzativa delle strutture è agita seguendo una strategia complessiva integrata a livello provinciale e regionale.
In particolare, negli ultimi giorni sono state attivate aree di degenza ordinaria specificamente preposte al ricovero di pazienti COVID-19 sia sospetti che accertati.
Al Policlinico il primo settore dedicato è stato un reparto di 25 posti letto, denominato COVID ROOM, sotto il coordinamento del Dr. Brugioni. Similmente nell’Ospedale di Baggiovara è attivo un settore di 30 posti letto il cui riferimento medico è il Dr. Pinelli. A seguire verranno forniti alcuni dettagli sull’organizzazione delle due aree.
Supporto Psicologico per operatori
Venerdì scorso è cominciata una specifica attività di consulenza e supporto psicologico, gestito anche a distanza, rivolto a tutti i dipendenti che possono manifestare necessità di sostegno in questo momento di attività intensa dal punto di vista lavorativo e umano. Il percorso si inserisce fra quelli usualmente attivi per il personale sanitario, garantiti grazie alla collaborazione del Servizio di Sorveglianza Sanitaria e degli Psicologi del lavoro operanti presso il Servizio Formazione Ricerca Innovazione.

Tanti messaggi di sostegno
Sono tantissime le espressioni di solidarietà e sostegno ricevute in questi giorni da parte di cittadini tramite i canali di comunicazione disponibili (Social Network, mail, messaggi). L’AOU coglie l’occasione per ringraziare di cuore a tutti coloro che stanno manifestando la loro vicinanza agli operatori. Un grazie particolare anche ai tanti bambini che stanno inviando i loro disegni: verranno pubblicati sul sito web e sulla pagina Facebook aziendale.
In momenti come questi, sentire forte il supporto del prezioso tessuto sociale della  provincia aiuta tutti gli operatori sanitari a lavorare sempre al massimo e con l’animo più leggero.

 

Le terapie in sperimentazione

Tocilizumab

Molte le richieste di dettagli sulle nuove terapie utilizzate. In particolare, parliamo del Tocilizumab, un farmaco immunosoppressore, già in uso soprattutto per il trattamento dell’artrite reumatoide e dell’artrite idiopatica giovanile sistemica, una grave forma di artrite reumatoide dei bambini.

Nel bollettino del 10 marzo era stato comunicato l’utilizzo, in associazione con l’idrossiclorochina, per abbassare la carica virale nei pazienti COVID-19 positivi. Al momento nella ventina di pazienti nei quali è stato usato si rilevano buone risposte, anche se occorre più tempo per valutare i reali risultati della terapia.

L’Azienda potrebbe essere a breve confermata da parte dell’AIFA fra i centri inseriti in una sperimentazione nazionale del farmaco. Saranno fornite informazioni ulteriori nei prossimi comunicati.

Dottor Lucio Brugioni, Direttore Medicina Interna e Area Critica e Resp. Covid Room Policlinico:

Nei giorni scorsi abbiamo attivato una COVID Room per dare manforte alle Malattie Infettive, alla Pneumologia e alla Terapia Intensiva. Il reparto ha 25 posti letto e si trova in una degenza prima dedicata al settore chirurgico. In questa settimana abbiamo fatto pratica e ci siamo resi conto i quanto sia complessa la gestione di questi pazienti. Il nostro protocollo prevede che in COVID Room vengano ricoverati pazienti usciti dalla fase acuta ma non sono ancora dimissibili. Abbiamo gestito circa 25-30 pazienti e siamo riusciti ad avere le prime dimissioni, 8 cui si aggiungeranno stasera altre 2 dimissioni. Il messaggio che voglio dare, quindi, è che lottando tutti insieme da questa malattia si può guarire. Il protocollo di dimissione prevede, inoltre, un monitoraggio telefonico delle condizioni cliniche del paziente.

Nei prossimi giorni apriremo altre sezioni. Ringrazio tutto il personale medico e infermieristico che ha collaborato a questa apertura e a questa gestione. Voglio ringraziare in particolare il dottor Dimitriy Arioli e la caposala Monica Di Furia che sono i miei più stretti collaboratori in questa sfida.

 

Dottor Giovanni Pinelli, Direttore Medicina Interna d’Urgenza e e Area Critica e Coordinatore della COVID Room dell’Ospedale di Baggiovara:

La Covid Room è un settore dedicato di 30 posti letto, recuperati per la riduzione dell’attività chirurgica. Sin dall’inizio è stata coinvolta tutta l’area medica internistica, coinvolgendo tutto il personale medico, privilegiando chi aveva esperienza pneumologica o infettivologica, e infermieristico. Io ho il coordinamento di questa area insieme agli altri direttori delle strutture internistiche coinvolte.
Abbiamo individuato sin da subito un reparto da utilizzare e in prospettiva altri due reparti contigui, in un’area vicina alle terapie intensive in modo da creare uno spazio omogeneo e isolato che lasciasse “puliti” gli altri settori dell’ospedale. Sino ad ora l’obiettivo è stato raggiunto.
Nell’ultima settimana abbiano dimesso sei pazienti al domicilio con verifica telefonica delle condizioni da parte del reparto.

Voglio ringraziare tutti quanti i medici e, in particolare, il nostro personale infermieristico che si dedicano a questa emergenza senza badare all’orario.

 

 

















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