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Coronavirus, Cisl: «Da lunedì alcune filiali Unicredit chiuse, clienti vadano in banca solo per operazioni essenziali»

«Nonostante le rigide disposizioni stabilite dal Governo pochi giorni fa, continuiamo a vedere un afflusso diffuso e ingiustificato di clientela in molte filiali Unicredit».

Lo dichiara il sindacalista della First Cisl Emilia Centrale Luciano Malvolti, eletto a dicembre presidente del Cae Unicredit (il comitato aziendale europeo che rappresenta tutti i dipendenti del gruppo Unicredit).

«In qualità di sindacato dei bancari vogliamo fare chiarezza in questa situazione di emergenza per garantire ai nostri colleghi di operare in sicurezza.

Allo stesso tempo – afferma Malvolti – vogliamo mettere in guardia i nostri clienti rispetto a comportamenti che potrebbero avere conseguenze gravi anche dal punto di vista penale.

Ribadiamo che le banche sono obbligate a erogare solo i servizi pubblici essenziali. Chi si reca in filiale per qualsiasi altro tipo di operazione non ha una valida giustificazione per uscire di casa, in altre parole commette un reato passibile di sanzioni anche penali.

Per fare alcuni esempi concreti, – spiega il sindacalista Cisl – il pagamento di bollette o spese condominiali non è un’operazione essenziale, così come la richiesta di un estratto conto o il prelievo di piccole somme di contante allo sportello anziché al bancomat.

Noi del sindacato abbiamo chiesto alla banca di esporre chiaramente all’esterno delle filiali l’elenco delle operazioni consentite alla clientela, ma da lunedì probabilmente molte filiali saranno chiuse e in quelle aperte, se necessario, chiederemo controlli da parte dei carabinieri e delle autorità preposte per evitare abusi.

Non solo, – aggiunge Malvolti – le filiali che non avessero ancora in dotazione tutti i dispositivi di protezione per i colleghi allo sportello non dovranno aprire e chiederemo alle Ausl di verificare il rispetto delle norme.

In questa situazione di emergenza – conclude il sindacalista della First Cisl Emilia Centrale – non siamo disposti a tollerare che la salute dei nostri colleghi sia messa in pericolo da condizioni   di lavoro non adeguate, tanto meno da comportamenti ingiustificati e pericolosi da parte dei clienti».

















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