Previsti altri 75 posti letto per studenti e ricercatori, sale studio, palestra e un grande auditorium da 230 posti. L’area diventa un Campus universitario polifunzionale a tutti gli effetti.
Con la conferma di un finanziamento da 5,8 milioni di euro da parte del Ministero Università e Ricerca (Miur) si fa sempre più vicino il completamento delle opere al padiglione Marchi che consentiranno al Polo dell’ex San Lazzaro di divenire un Campus universitario a tutti gli effetti, ovvero un’area polifunzionale con spazi dedicati non solo alla didattica ma anche allo studio e alla socialità, con beneficio in termini di vitalità e sicurezza per l’intero quartiere. Con lo stanziamento delle risorse ministeriali – che si sommano a quelle della Regione Emilia Romagna, di Unimore e del Comune di Reggio Emilia, tramite la sua partecipata Campus Reggio per un totale di 12 milioni di euro – l’ex area ospedaliera di via Amendola si arricchisce di importanti strutture dedicate allo studio sempre più necessarie per dare adeguata risposta al forte incremento della popolazione universitaria nella nostra città. In particolare, il progetto è finanziato dal Miur per 5,8 milioni di euro, dalla Regione Emilia Romagna/Er.Go per 2,3 milioni, da Unimore per 500mila euro, e da Comune di Reggio/Campus Reggio per oltre 4 milioni di euro tra finanziamento diretto e cessione dei diritto di superficie ad Er.Go per 40 anni.
DICHIARAZIONI – “Grazie al sostegno di Miur, Regione Emilia Romagna, Er.Go e Unimore continuiamo a investire sul Campus universitario del San Lazzaro – dicono il sindaco Luca Vecchi e l’assessore comunale all’Educazione e all’università Raffaella Curioni – attraverso un intervento di riqualificazione urbana ed edilizia che nell’ultimo decennio ha progressivamente trasformato e rigenerato l’area ospedaliera di via Amendola aggiungendo alle strutture sanitarie servizi sempre più essenziali per l’Università di Modena e Reggio Emilia. Con questo e altri importanti interventi, come quello in corso al seminario, il Comune di Reggio continua a sostenere l’Università e la ricerca in città, favorendo la residenzialità degli studenti fuori sede e l’ampliamento delle dotazioni – aule, laboratori, spazi congressi, aree verdi e viabilità – dell’intero comparto”.
“Sono molto lieta – dichiara l’assessore regionale a Scuola, università, ricerca e agenda digitale della Regione Emilia Romagna Paola Salomoni – che proprio in questo periodo così difficile riusciamo a dare un segnale positivo ai tanti studenti fuori sede della nostra regione e, in particolare, a quelli di Reggio Emilia. Il completamento della residenza Villa Marchi, alla cui realizzazione la Regione concorre con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, rappresenta non solo un potenziamento dei servizi di accoglienza per gli studenti, ma anche un’importante valorizzazione urbana”.
“Il completamento del padiglione Marchi, molto atteso dall’Università – sottolinea il rettore Carlo Adolfo Porro – è un ulteriore tassello di un progetto urbanistico che vuole al San Lazzaro l’insediamento di un vero campus. Un polo universitario dotato di servizi e strutture essenziali per la vita di una comunità che, in questi anni, è fortemente cresciuta, sia come dimensione di popolazione studentesca che come prestigio dal punto di vista didattico e scientifico. Disporre di ulteriori alloggi, di un capiente auditorium, di sale studio e di un punto ristoro è un passo avanti necessario per migliorare il contesto in cui gli studenti dei corsi di studio presenti al San Lazzaro si trovano a vivere la loro esperienza universitaria. Apprezziamo moltissimo, pertanto, l’impegno, non solo finanziario, profuso dal Comune di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia Romagna nel portare avanti questo progetto fino all’ottenimento del finanziamento ministeriale. Ricordiamo anche che Unimore è attualmente impegnata nella ricerca di soluzioni per il finanziamento di un ulteriore intervento edilizio nella stessa area, finalizzato alla realizzazione di un nuovo padiglione per aule e laboratori indispensabili alle attività di formazione e ricerca del Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria e della sezione di agraria del Dipartimento di Scienze della vita”.
“E’ sempre positivo quando i servizi per gli universitari concorrono a qualificare un territorio – aggiunge la direttrice di Er.Go Patrizia Mondin – E’ altrettanto positivo che ciò sia possibile attraverso la collaborazione virtuosa di diverse istituzioni: la Regione Emilia Romagna, il Comune di Reggio Emilia, l’Università di Modena e Reggio Emilia ed Er.Go, titolare del finanziamento ministeriale, che gestirà insieme al Comune tutta la fase operativa”.
IL PROGETTO – Dopo un primo intervento che nel 2014 ha permesso la realizzazione al padiglione Marchi di alloggi oggi gestiti da Er.Go dove già risiedono 46 studenti, partirà ora la progettazione esecutiva del secondo stralcio delle opere che porteranno all’insediamento nell’edificio di ulteriori 75 alloggi per studenti, ricercatori e visiting professor e di una serie di servizi tra cui sale studio, un’area ristoro, una palestra e un auditorium da 230 posti che potrà svolgere sia la funzione di aula magna che ospitare conferenze ed eventi.
Costruito nel 1970 per uso ospedaliero e poi dismesso nel 1997, il padiglione Vittorio Marchi, un grande edificio di oltre 7.800 metri quadrati, è stato parzialmente recuperato nel 2014 con la realizzazione di uno studentato composto da 10 alloggi universitari di circa 125 metri quadrati collocati nei primi due livelli dell’ala ovest dello stabile. Il primo stralcio dei lavori, che ha comportato un investimento di oltre 4 milioni di euro (di cui 800mila euro messi a disposizione dal Comune di Reggio), ha visto la realizzazione anche di spazi a servizio dei 46 studenti già residenti: una lavanderia, una sala studio, un deposito biciclette interrato, una corte esterna di accesso.
Col secondo stralcio, che passa ora alla fase di progettazione esecutiva e la cui realizzazione è prevista a partire dal 2021, verranno realizzati altri 75 posti letto distribuiti in 10 minialloggi da due o da una persona da utilizzare anche come foresteria per ricercatori e docenti in visita (17 posti), tre alloggi a nuclei integrati (15 posti), e 43 posti in camere doppie o singole. Quattro residenze saranno attrezzate per ospitare utenti con disabilità fisiche o sensoriali. Saranno altresì realizzati spazi comuni di servizio che saranno adibiti a cucina, sale comuni, sale tv.
Agli alloggi verranno affiancati anche locali destinati in parte agli studenti ospitati nella struttura residenziale e in parte agli utenti generici del Campus universitario: un auditorium da 230 posti per convegni e lezioni che verrà ricavato tramite la copertura della corte interna all’edificio, uno spazio ristoro in tipologia smart bar, una palestra con spogliatoi a servizio sia degli utenti del campus sia dei residenti del quartiere; una sala studio per gli studenti del campus. Previsto anche uno spazio reception presidiato da un portiere con annessa area relax.
Nell’area esterna sono stati realizzati già nel precedente stralcio spazi di parcheggio auto e moto e aree verdi attrezzate da destinare alla socialità.
LE OPERE DI URBANIZZAZIONE A SERVIZIO DELL’AREA – A partire dal 2012 il Comune di Reggio ha avviato una serie di interventi infrastrutturali sull’intera area dell’ex San Lazzaro che hanno interessato la viabilità interna ed esterna al complesso e i suoi accessi, i parcheggi, il verde, l’illuminazione e gli arredi. Obiettivo di questo intervento, realizzato per diversi stralci per un investimento di circa 3,4 milioni di euro (di cui 1,4 milioni del Comune, 2 milioni dell’Università e 90mila euro dell’Ausl), è stato quello di migliorare la qualità urbana del comparto creando il cosiddetto “effetto campus” attraverso la pedonalizzazione dell’area sull’esempio dei campus universitari americani e l’organizzazione di padiglioni tematici dedicati allo studio, alla ricerca e al lavoro all’interno di un grande parco.
A riguardo sono stati riqualificati i viali interni al campus e le aree pertinenziali di sei padiglioni universitari con il rifacimento della pavimentazione, dell’illuminazione e la messa a dimora di nuove alberature di ambientazione e la posa di nuovo arredo urbano. La pedonalizzazione dell’area è stata resa possibile attraverso la riqualificazione dello storico ingresso all’area su via Amendola e la creazione di importanti dotazioni di parcheggi collocate lungo la linea ferroviaria retrostante per 360 posti auto con accesso da via Doberdò e l’ampliamento a 260 posti nel parcheggio scambiatore Funakoshi (con relativa messa in sicurezza del capolinea del minibù e inserimento di una nuova postazione di bike-sharing).