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I Carabinieri di San Giovanni in Persiceto potranno accedere ai dati registrati dalle telecamere delle due Unioni di comuni Reno Galliera e Terre d’Acqua

Nella seduta di giovedì 27 febbraio 2020 il Consiglio dell’Unione Reno Galliera ha approvato all’unanimità la bozza di convenzione che regolerà l’accesso, da parte della Compagnia Carabinieri di San Giovanni in Persiceto, ai dati registrati dai sistemi di videosorveglianza delle Unioni comunali Reno Galliera e Terre d’Acqua.

Prima della definitiva firma in Prefettura l’iter prevede che la bozza sia approvata anche dal Consiglio dell’Unione Terre d’Acqua, a inizio marzo.

I sistemi di videosorveglianza per la tutela della sicurezza urbana di cui si sono dotate le due Unioni Reno Galliera e Terre d’Acqua sono gestiti direttamente dai rispettivi Corpi di Polizia Locale e comprendono telecamere tradizionali e telecamere con dispositivi di lettura della targa dei veicoli in transito. La loro installazione rientra in un progetto (condiviso con la Prefettura di Bologna e valutato positivamente dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica) di collegamento con la Centrale operativa della Compagnia Carabinieri di San Giovanni in Persiceto – ossia quella territorialmente competente per la gran parte dei comuni firmatari dell’accordo.

Nel dicembre scorso le due Unioni avevano già stipulato una convenzione per realizzare il collegamento in fibra con la centrale operativa dei Carabinieri di San Giovanni, collegamento che consentirà a quest’ultima di accedere direttamente, 24 ore al giorno, a tutte le telecamere delle due Unioni. Un unicum, in Regione, dove non mancano collegamenti tra sistemi di videosorveglianza comunali e centrali operative di altre forze di Polizia, ma in cui manca un presidio esercitato sinergicamente tra più corpi di polizia su un territorio tanto ampio: ben due Unioni, di otto e sei Comuni rispettivamente e con una popolazione complessiva che sfiora i 200.000 abitanti.

Il presidente dell’Unione Reno Galliera e sindaco di San Pietro in Casale, osserva che, se “opportunamente gestiti, i sistemi di videosorveglianza sono in grado di prevenire i crimini (grazie all’azione di deterrenza che la loro presenza esercita), di rassicurare i cittadini, di reprimere la microcriminalità, di tutelare gli immobili e prevenire o punire eventuali atti di vandalismo, di monitorare il traffico veicolare e gestire problematiche inerenti la viabilità. A fronte di tutto ciò resta la necessità di tutelare i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini, a cominciare dalla protezione dei dati personali”.

Per questo, ferme restando le norme che regolano la materia, compresi i due Regolamenti sulla videosorveglianza approvati dai rispettivi Consigli delle Unioni (quello della Reno Galliera è stato approvato con delibera di Consiglio n. 56 del 22/12/2016), la convenzione fissa le regole e i modi dell’utilizzo delle immagini e dei dati raccolti dalle videocamere, e stabilisce che la Compagnia Carabinieri di San Giovanni in Persiceto possa accedere ai sistemi di videosorveglianza per tutte le finalità istituzionali che la Legge gli attribuisce, ma che titolari del trattamento dei dati restano le Unioni e che i Comandanti delle due Polizie Locali e dei Carabinieri di San Giovanni sono Responsabili di quel trattamento. Sono costoro a vigilare sulla raccolta, registrazione, conservazione e uso delle immagini e dei dati.

Nelle strade e nelle piazze, poi, la presenza delle telecamere sarà opportunamente indicata prima dell’ingresso nel loro raggio di azione.

La convenzione durerà tre anni, rinnovabili automaticamente.
















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