Una “Piattaforma per la contrattazione sociale territoriale”: i rappresentanti sindacali di Spi Cgil, Fnp Cisl Uil Pensionati e Cupla, hanno incontrato la Giunta dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico per presentare un documento contenente punti e misure da affrontare nel distretto di Sassuolo.
“Crediamo diventi fondamentale – si legge nel documento presentato – attivare e gestire il confronto con il Distretto, in coerenza con le linee di azione regionale, attraverso l’istituzione di un Tavolo Anziani cui far partecipare anche il Direttore del distretto sanitario, allo scopo di affrontare e delineare politiche possibilmente condivise sui vari temi specifici in un accordo da recepire poi nel confronto che si aprirà, assieme alle Confederazioni, sui bilanci preventivi degli Enti Locali. In particolare ci interessa richiamare l’obiettivo di far nascere e sviluppare strumenti nuovi di prossimità e di integrazione dei servizi sanitari e sociali senza che vengano meno gli attuali strumenti e le attuali dotazioni, collegando le innovazioni alla costante valutazione dei risultati raggiunti. L’età potenziale in aumento delle persone comporta la necessità di pensare a nuove risposte sempre più complesse legate alle varie problematiche. La rete delle risorse deve rimodularsi continuamente di fronte alla crescente complessità dei bisogni emergenti sia delle persone che dei loro caregiver”.
Un documento che si articola in 14 distinti punti che vanno a toccare le politiche di distretto, il piano Socio – Sanitario regionale, le Politiche socio-sanitarie, le Case Famiglia, la sanità e le politiche abitative, l’Isee, la fiscalità locale, il trasporto urbano e mobilità, il trasporto a tariffa agevolata, piste ciclabili e sicurezza stradale, orti, sport, associazionismo e spazi aggregativi, la sicurezza.
“Accogliamo volentieri la proposta di incontri periodici per un confronto e aggiornamento costante sulle tematiche proposte – afferma il Presidente dell’Unione Francesco Tosi – si tratta peraltro di argomenti a forte valenza sociale volti a garantire qualità di vita ed equità soprattutto alle fasce più deboli delle nostre comunità e questo è un dovere che consideriamo tutti prioritario per l’attività delle nostre Amministrazioni”.
Entro un mese verrà calendarizzato il primo incontro per affrontare nello specifico tutti i punti trattati, partendo dalla non autosufficienza e dal tema della domiciliarità.