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Violenta grandinata di giugno a Nonantola: entro il 2 marzo va presentata la domanda di rimborso dei danni

Anche la comunità nonantolana è interessata all recenti disposizioni per la determinazione e la concessione dei contributi per i danni occorsi ai privati e alle attività economiche e produttive durante la violenta grandinata del 22 giugno 2019.  Per questo evento, che colpì parte del territorio modenese, fu dichiarato lo stato di emergenza nazionale da parte del Governo, su richiesta della Regione Emilia Romagna.  La domanda di rimborso deve essere presentata entro il 2 marzo 2020, accompagnata da relativa perizia asseverata.

Danni ai privati

I cittadini privati che hanno subito danni all’abitazione principale o alla seconda casa potranno chiedere gli indennizzi per il ripristino, la ricostruzione dell’abitazione distrutta o la sua delocalizzazione, la sistemazione o sostituzione di serramenti interni ed esterni, degli impianti di riscaldamento, idrico-fognario ed elettrico, di ascensori montascale e beni mobili, non registrati, come arredi ed elettrodomestici.

Per le abitazioni principali, gli indennizzi potranno coprire fino all’80% dei danni nel limite massimo di 150mila euro; il tetto potrà salire fino a un massimo di 187mila 500 euro per le case distrutte o da delocalizzare, destinate ad abitazioni principali del proprietario alla data dell’evento, con l’aggiunta di 10 mila euro “una tantum” per le demolizioni, se necessarie.

Per le seconde case il contributo potrà invece arrivare fino al 50% e comunque nel limite massimo di 150 mila euro.

In entrambi i casi, per danni superiori a 10 mila euro, alla domanda deve essere allegata una perizia asseverata.

Danni alle attività produttive

Per le aziende, sono ammissibili anche le spese per il ripristino o la sostituzione degli impianti relativi al ciclo produttivo e di beni mobili registrati strumentali all’esercizio dell’attività economica, oltre che a macchinari, attrezzature, scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

I contributi potranno essere assegnati fino a un tetto massimo di 450 mila euro per ogni sede danneggiata. Il rimborso verrà concesso fino al 50% del valore minimo tra la stima della perizia asseverata che l’impresa deve fornire e il costo effettivamente sostenuto o da sostenere, se minore. La percentuale salirà all’80% solo per il ripristino o sostituzione di macchinari, attrezzature, arredi o acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

I bandi

I bandi che disciplinano i termini, le finalità e le modalità per il riconoscimento dei contributi sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione e sono consultabili sul sito dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

Questi i link per scaricare i bandi:

– https://url.emr.it/ga663b7m

oppure:

-http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/piani-sicurezza-interventi-urgenti/ordinanze-piani-e-atti-correlati-dal-2008/eventi-calamitosi-di-maggio-del-22-giugno-e-di-novembre-del-2019-contributi-per-i-soggetti-privati-e-le-attivita-produttive/eventi-calamitosi-di-maggio-del-22-giugno-e-di-novembre-del-2019-contributi-per-i-soggetti-privati-e-le-attivita-produttive

Per informazioni è possibile contattare, dal 1 febbraio 2020, questi numeri: 059896604 – 059896688

















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