La vicenda dell’ avvicendamento al vertice di SGP mostra degli aspetti sempre più preoccupanti. Per questo abbiamo presentato due interrogazioni, per portare il sindaco a chiarire in consiglio i veri motivi per cui a pochi mesi dalla scadenza ha revocato l’incarico a Cavallini, e ha nominato con una procedura a nostro avviso illegittima un nuovo amministratore. Il sindaco ha agito in disprezzo della norma di legge, che vincola il sindaco a seguire le indicazioni del consiglio comunale, cosa che non è avvenuta, e in totale mancanza di rispetto del ruolo dei consiglieri. Il consiglio comunale aveva votato nel 2009 delle norme a cui attenersi per eleggere i rappresentanti del comune presso le società. Norme che sono ancora oggi valide, ma che il sindaco ha deciso di non rispettare. Chi pagherà i danni di tutto cio’, se verranno cerificati? E ancora, se il sindaco non ascolta il consiglio comunale, che è il massimo organo di indirizzo e di controllo della gestione della città, quale deriva si prepara?
Stiamo assistendo a una gestione della cosa pubblica preoccupante: non sappiamo quale sia il progetto della giunta, e si fanno spallucce quando si incontrano dei vincoli di legge. Non la fantasia, ma l’improvvisazione al potere.
GRUPPO CONSILIARE PD