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‘Viva Vittoria’ per la cura del tumore al seno: a Reggio Emilia raccolti 56.000 euro

Un motivo di festa questa mattina al CORE è stata la consegna della somma di 56.000 euro in  esito alla vendita di 2.600 coperte di maglia realizzate a mano per l’iniziativa Viva Vittoria del 26 Ottobre scorso. A ricevere e ringraziare i donatori in rappresentanza dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia erano il Direttore Sanitario Cristina Marchesi e il Direttore Scientifico Massimo Costantini. Insieme a loro erano le coordinatrici del progetto di ricerca al cui sviluppo la somma è destinata: Alessia Ciarrocchi del Laboratorio di Ricerca Traslazionale e l’anatomo-patologa Moira Ragazzi.

Lo studio approfondirà il ruolo del sistema immunitario nella risposta alla chemioterapia neoadiuvante in donne con una forma molto aggressiva di cancro al seno, il triplo negative. La chemioterapia neoadiuvante è un trattamento preliminare tendente a ridurre le dimensioni del tumore per favorire la possibilità di una procedura chirurgica conservativa. La ricerca indagherà le complesse basi molecolari delle cellule malate e i presupposti per introdurre l’immunoterapia, trattamento che precede l’intervento chirurgico e stimola le cellule sane dell’organismo nel contrasto alla malattia.

“Desidero esprimere gratitudine nei confronti delle associazioni e delle tante donne che hanno reso questa raccolta di fondi un appuntamento importante e ampiamente partecipato, a testimonianza di come la sanità e la ricerca siano considerate un bene di tutti” ha commentato Cristina Marchesi.  “Sino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile tanto sostegno rivolto ai progetti di ricerca e oggi, invece, vediamo i frutti di un’iniziativa che è stata abbracciata da tante persone, dentro e fuori alle associazioni che l’hanno promossa. I risultati dei progetti di ricerca non riguardano solo Reggio Emilia ma il mondo intero, e viceversa, in quanto diventano patrimonio condiviso in tempo reale” ha spiegato Massimo Costantini.

“Siamo molto onorati di ricevere questo finanziamento che ci affida una grandissima responsabilità ma ci carica di tanta determinazione” afferma Alessia Ciarrocchi “Vedere le associazioni di volontariato impegnare i fondi raccolti scommettendo su un progetto di ricerca per noi significa aver trasmesso alle persone il senso pieno e la bellezza del nostro lavoro. Un progetto di ricerca vive, come l’esperienza di VivaVittoria, sull’intreccio e l’integrazione di tante persone e professionalità. Per cui continueremo ad intrecciare fili”.

 

Viva Vittoria a Reggio Emilia

Il 26 ottobre scorso sul pavimento della centralissima Piazza Prampolini, luogo simbolo della città, erano stati disposti in doppio strato oltre 10.000 quadrotti di maglia assemblati in più di 2.600 coloratissime coperte. Erano il frutto della creatività, dell’impegno e della generosità di centinaia di donne e associazioni che da tutta Italia hanno voluto prender parte alla grande iniziativa benefica. La vendita delle coperte, che si prevedeva occupasse l’intero week end, si è esaurita nell’arco di poche ore grazie alla sensibilità della cittadinanza. La versione reggiana di Viva Vittoria, nata a Brescia nel 2015 per sostenere la lotta alla violenza sulle donne e replicata in diverse città italiane, è stata dedicata alla ricerca di cure innovative per la forma tumorale più diffusa tra le donne, quella al seno. L’iniziativa, che ha richiesto oltre 2 mesi di preparazione e l’aiuto di una nutrita squadra di volontari, ha visto collaborare le associazioni più vicine alla cura della salute delle donne: Senonaltro, Andos, La Melagrana, Il Giorno Dopo, Aibat.”il risultato ha superato di gran lunga le nostre più ottimistiche  aspettative” ha spiegato Roberto Piccinnini, coordinatore di Senonaltro e di Viva Vittoria Reggio Emilia “ed è il frutto di una straordinaria comunione di intenti tra associazioni, istituzioni, cittadini. Un ringraziamento particolare alle tante donne che hanno animato la sede temporanea di Vicolo Trivelli con il loro allegro e incessante “sferruzzare”. Siamo orgogliosi di avere proposto un progetto che ha così ampiamente incontrato la sensibilità della cittadinanza ed è stato tanto gradito alle donne, alle quali, come associazioni, dedichiamo la maggior parte del nostro impegno”.
















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