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Day Hospital Oncologico rinnovato a Carpi grazie alla generosità di AMO

Il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale Ramazzini di Carpi rinnovato nella sua veste strutturale e nella qualità dell’offerta dei servizi grazie alla generosità dell’Associazione Malati Oncologici (AMO). L’associazione carpigiana, da sempre al fianco dell’Azienda USL di Modena nel contribuire a innalzare il livello dell’assistenza sanitaria, ha infatti interamente finanziato la ristrutturazione di quattro ambienti all’interno dell’Unità operativa di Medicina oncologica del Ramazzini, diretta dal dottor Fabrizio Artioli. Sono stati realizzati due nuovi ambulatori per le terapie di supporto al primo piano ed è stata rinnovata l’area preparazione farmaci e deposito pulito al piano terra, con l’aggiunta di una zona dedicata al personale infermieristico. I lavori, per un importo totale di circa 200.000 euro, si sono conclusi a fine dicembre scorso; stamattina la visita ai nuovi locali, con l’inaugurazione alla presenza dei rappresentanti dell’Azienda sanitaria, delle Istituzioni e dell’associazione AMO.

La ristrutturazione

Al piano terra, gli spazi del Day Hospital Oncologico sono stati ridisegnati per ospitare una zona dedicata al personale infermieristico arredata per il lavoro e il relax, oltre al locale destinato alla preparazione dei farmaci e al deposito pulito con spazi razionalizzati per le due attività. Tra i due ambienti è stato ricavato un disimpegno funzionale. Il lavoro ha compreso pavimenti, rivestimenti, controsoffitti e impianti e i nuovi arredi, realizzati su misura.
Al primo piano i due nuovi locali a uso dell’Ambulatorio Terapie di Supporto, due stanze completamente attrezzate, una dedicata ai colloqui e alle visite, l’altra, attigua ma nello stesso tempo separata e controllata, con la presenza costante di un’infermiera, con tre poltrone e attrezzature adeguate per le terapie di supporto.

L’Ambulatorio Terapie di Supporto

Nell’Ambulatorio Terapie di Supporto, nato nel 2010 all’interno del Day Hospital Oncologico, oggi operano due medici specialisti in Oncologia, la dottoressa Elena Bandieri (Palliativista e Responsabile) e il dottor Umberto Ferrari, e un’infermiera, Sonia Eliardo. Con la recente ristrutturazione strutturale è stato possibile dotare l’ambulatorio di nuovi spazi, confortevoli e adeguati a quello che nel tempo si è delineato come un luogo di cura importantissimo per i pazienti oncologici ed ematologici afferenti alla Medicina Oncologica dell’Ospedale di Carpi: nel 2019 sono state erogate 1915 prestazioni, con 270 prime visite e 581 prestazioni infusive. Si tratta di un innovativo progetto assistenziale, che integra le cure oncologiche attive con le cure di supporto, che in alcuni casi possono avere anche un valore palliativo, di “cura dei sintomi”, fra cui il dolore, l’affaticamento, la difficoltà ad alimentarsi, i disturbi gastroenterici, la fatica a respirare e altro.

La presa in carico avviene nella fase precoce della malattia, in modo tale da facilitare fin da subito le terapie attive contro i tumori, per una migliore tolleranza delle stesse. Obiettivo primario dell’Ambulatorio Terapie di Supporto è l’attenzione alla qualità della vita e il supporto ai famigliari. Inoltre, per rispondere ai bisogni di tipo relazionale del paziente, l’ambulatorio si prende cura della globalità della persona e del suo ambito famigliare, insieme all’équipe dei medici specialisti e in stretta relazione con il Medico di Medicina Generale, ponendo particolare attenzione agli aspetti comunicativi.

Nelle fasi avanzate di malattia l’Ambulatorio favorisce la realizzazione di programmi di continuità assistenziale con la rete di cure palliative territoriali (domicilio, Case della Salute, Hospice), coordinata dal dottor Paolo Vacondio che insieme a Medici di Medicina Generale e infermieri formati nel campo delle cure palliative, si prendono cura del paziente sul territorio. Da questo punto di vista l’Ambulatorio è funzionalmente integrato all’interno della rete di cure palliative, con la quale collabora in modo costante, rendendo fattivo il rapporto ospedale-territorio, elemento indispensabile per la miglior assistenza dei pazienti.

















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