Condanna all’ergastolo nel processo sulla Strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 per l’ex terrorista dei Nar Gilberto Cavallini, ora 67enne. La sentenza è stata letta dalla Corte di assise, dopo sei ore e mezza di camera di consiglio. “La sentenza non cancella gli 85 morti e i 200 feriti, ma rende giustizia a noi familiari delle vittime che abbiamo sempre avuto la costanza di insistere su questi processi”. E’ il primo commento alla sentenza dei familiari delle vittime della Strage di Bologna, per voce della vicepresidente Anna Pizzirana.
La difesa Cavallini aveva detto che 40 anni dopo è inumano condannare una persona: “No, non è inumano, perché hanno condannato anche quelli della Shoah dopo 70 anni, non vedo perché debba essere inumano. E’ una giustizia che viene fatta ai familiari delle vittime, per la nostra perseveranza. E, se le carte processuali lette, rilette esaminate da questa Corte hanno stabilito così è una sentenza corretta”, ha aggiunto Pizzirani.
(Ansa)
“La condanna per Gilberto Cavallini conferma ancora una volta la matrice neofascista della strage del 2 agosto 1980. E aggiunge un altro importante tassello verso la verità che sarà piena quando saranno individuati anche i mandanti.
Questo risultato è dovuto all’impegno tenace dei familiari delle vittime, sempre accompagnato dalle istituzioni come parte civile”. Così il Sindaco Virginio Merola.