Il Laboratorio di Ricerca Traslazionale dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia chiude con successo l’anno 2019: tre giovani ricercatrici si sono aggiudicate altrettante borse di studio messe in palio una dalla Fondazione Veronesi e due da AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro. I finanziamenti consentiranno di proseguire i rispettivi studi sui tumori della mammella, dell’ovaio, della prostata e sui linfomi.
La borsa di studio della Fondazione Veronesi è stata assegnata alla biologa Francesca Reggiani, avrà durata annuale e ammonterà a 30.000 euro. Oggetto della ricerca è il tumore della mammella triplo negativo, una forma particolarmente aggressiva. “Per questa patologia non sono disponibili, purtroppo, molte opzioni terapeutiche. Anche la chemioterapia tradizionale è poco efficace – spiega la dr.ssa Reggiani – perciò il progetto si concentra sull’utilizzo di alcune cellule del sistema immunitario, dette “Natural Killer”, che saranno riprogrammate per riconoscere meglio e neutralizzare la malattia e aumentare la risposta dell’organismo alla chemioterapia.
Una delle due borse AIRC, di durata triennale e dell’importo annuo di 25.000 euro, è stata assegnata alla biotecnologa Teresa Rossi. Lo studio verte sull’efficacia di un trattamento combinato tra farmaci (PARP inibitori) già utilizzati nel trattamento di tumori aggressivi dell’ovaio e farmaci di nuova generazione, detti epigenetici, cioè in grado di modificare l’attivazione/spegnimento di porzioni del DNA. “L’obiettivo – spiega la dr.ssa Rossi – è valutare se questa combinazione terapeutica possa aumentare la risposta della singola terapia in tumori solidi (ovaio, mammella e prostata) diminuendo il dosaggio dei singoli farmaci che, come in tutte le terapie anti-tumorali, comportano effetti collaterali rilevanti”.
La seconda borsa AIRC è stata vinta dalla biologa Valentina Mularoni che studierà una rara forma di linfoma, il linfoma anaplastico a grandi cellule associato a protesi mammaria. “Si tratta di un raro sottotipo di linfoma che colpisce particolarmente le donne che hanno subito l’impianto di protesi mammarie – spiega la dr.ssa Mularoni – In considerazione dell’aumentato impiego di questi dispositivi nel decennio passato e del lungo periodo di latenza della malattia, 10 anni circa, la sua incidenza nei prossimi anni è destinata ad aumentare in maniera significativa. L’obiettivo è studiare i meccanismi molecolari alla base della sua insorgenza, ancora poco conosciuti, così da identificare nuovi marcatori molecolari da utilizzare per la diagnosi precoce della malattia e per la scelta del trattamento più adeguato”. La borsa di studio ha durata biennale e un importo annuo di 30.000 euro.
“Questi risultati ci riempiono di orgoglio e soddisfazione – dice Alessia Ciarrocchi, responsabile del Laboratorio di Ricerca Traslazionale – Le nostre ricercatrici sono state bravissime e hanno ottenuto un risultato non scontato, nell’ambito di bandi in cui il livello della competizione è altissimo. Ci fa particolarmente piacere continuare ad avere il sostegno di AIRC e Fondazione Veronesi, perché significa che la nostra ricerca ha raggiunto standard di qualità molto elevati”.
“Il Laboratorio di Ricerca Traslazionale è una splendida realtà del nostro Istituto – aggiunge Massimo Costantini, Direttore Scientifico dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia – Questi risultati sono frutto del talento dei nostri ricercatori, in gran parte giovani, e di un grande gioco di squadra. La capacità di conquistare finanziamenti da bandi competitivi è un presupposto per dare continuità all’attività di ricerca, ed è un indicatore della crescita del nostro Istituto”.
Le ricercatrici
Francesca Reggiani è laureata in Biotecnologie all’Università di Bologna. Dopo una breve esperienza all’estero presso l’Eli Lilly a Windlesham (UK) grazie ad una borsa di studio del programma Leonardo da Vinci-Unipharma Graduates, ha conseguito nel 2017 il dottorato di ricerca in Medicina Molecolare, nell’ambito della Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM) all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Da circa un anno svolge la sua attività di ricercatrice nel Laboratorio di Ricerca Traslazionale dell’IRCCS di Reggio Emilia.
Teresa Rossi si è laureata in biotecnologie mediche all’Università degli Studi di Torino. Nel 2018 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biotecnologie, Bioscienze e Tecnologie chirurgiche presso l’Università degli Studi dell’Insubria (VA). Dopo un periodo al Polo Scientifico Tecnologico-Multimedica (Milano), dal 2013 svolge la propria attività di ricerca nei laboratori di Ricerca Traslazionale dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia.
Valentina Mularoni si è laureata in Biologia Molecolare nel 2014 all’Università di Bologna. Dopo la laurea magistrale ha lavorato da aprile 2014 ad ottobre 2015 nel team di ricerca e sviluppo della biobanca InScientiaFides s.p.a. A novembre 2015 ha cominciato il dottorato di ricerca in Morfogenesi e Ingegneria Tissutale presso la Sapienza, Università di Roma, svolgendo parte del progetto di dottorato nel Departement of Growth and Reproduction situato all’interno del Rigshospitalet di Copenaghen, in Danimarca. Nel febbraio 2019 ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca. Da aprile 2019 svolge la sua attività di ricerca nel Laboratorio di Ricerca Traslazionale dell’IRCCS di Reggio Emilia come Post-doc.
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Nella foto, da sinistra: Teresa Rossi, Francesca Reggiani e Valentina Mularoni