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‘Giornata internazionale del migrante’: Reggio Emilia accoglie i nuovi italiani con un kit di cittadinanza

L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ha realizzato “Nati sotto lo stesso cielo”, un kit da consegnare ai nuovi cittadini in occasione della cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana, in segno di benvenuto nella comunità. Il kit sarà distribuito per la prima volta, insieme a una copia della Costituzione, nell’ambito della cerimonia in programma nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia il prossimo 18 dicembre, Giornata Internazionale del Migrante, istituita nel 2000 dalle Nazioni Unite. La data fu scelta per richiamare la Convenzione internazionale sulla protezione dei Diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, adottata il 18 dicembre del 1990 dall’Assemblea delle Nazioni Unite. La cerimonia, in programma alle ore 9.30, vedrà la partecipazione del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dell’assessore al Welfare Daniele Marchi e sarà seguita alle 10.30 dall’inaugurazione della mostra “Identità e cittadinanza” presso l’Albo pretorio del Comune, in piazza Prampolini 1.

Dal 12 al 21 dicembre a Reggio Emilia è inoltre in programma “D come ditutti”, una serie di iniziative e incontri promossi in occasione della Giornata internazionale dei migranti dal Coordinamento dei Diritti Umani del Comune di Reggio Emilia, a cura di: Amar Costruire solidarietà, Amnesty Reggio Emilia, Associazione Abreer, Caritas diocesana Reggio Emilia-Guastalla, Cisl Emilia Centrale, Eutopia Rigenerazioni Territoriali, Filef Reggio Emilia, Fondazione Mondinsieme, Iscos Emilia-Romagna, SDFactory, Teatro dell’Orsa e We World-GVC onlus.

“Il Kit di cittadinanza che sarà distribuito dal 18 dicembre, quale benvenuto ai nuovi cittadini, rafforza la scelta della nostra città che ha deciso da tempo di celebrare il conferimento di cittadinanza non come un momento burocratico, ma con una cerimonia in sala del Tricolore in cui i nuovi cittadini giurano sulla Costituzione e cantano l’inno nazionale. Il conferimento di cittadinanza è quindi un momento solenne che dà valore a questo importante passaggio nella vita delle persone” ha detto oggi Daniele Marchi, assessore al Welfare, presentando l’iniziativa alla stampa.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Mario Cipressi, direttore della fondazione Mondinsieme, Mauro Incerti, autore e attore dello spettacolo “Per reggiano che tu sia”, e Antonella Gualandri di Valorugby Emilia.

IL KIT DI CITTADINANZA – “Nati sotto lo stesso cielo” si configura come uno strumento utile per accompagnare i nuovi cittadini italiani e costituisce una sorta di vademecum dei diritti fondamentali che si acquistano insieme alla cittadinanza italiana, nonché un promemoria sui sevizi del Comune rivolti a tematiche interculturali, feste cittadine e nazionali, luoghi simbolo e culturali della città. La pubblicazione si compone di diversi elementi, tra cui una serie di cartoline ideate e realizzate dagli studenti di due classi quarte dell’Istituto secondario Bus Pascal che, attraverso questa esperienza, hanno avuto l’opportunità di affrontare un percorso formativo ed educativo sul tema della cittadinanza.

Il Kit contiene inoltre una serie di buoni offerti da realtà culturali e sportive del territorio che hanno voluto dare un segno di benvenuto ai neo cittadini, in particolare: 2 biglietti per altrettanti atelier offerti da Fondazione Reggio Children e Centro internazionale Loris Malaguzzi (Pause e Atelier Lego digitale); un ingresso gratuito a una mostra di Palazzo Magnani; un ingresso gratuito per una partita del Valorugby Emilia e della Reggiana Calcio; la possibilità di partecipare a un’iniziativa di Mondinsieme e ad un atelier cittadino promosso da Reggio Children.


IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE – In occasione della Giornata del Migrante, il Coordinamento dei Diritti Umani del Comune di Reggio Emilia organizza una serie di eventi e incontri sul tema.

Si comincia martedì 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani, con la proiezione in anteprima nazionale di “La pace fredda, è davvero finita la guerra in Bosnia Erzegovina?”, il film documentario promosso da Iscos Emilia-Romagna in collaborazione con Infinito Edizioni, realizzato dalla regista Marcella Menozzi. Alla proiezione del film – in programma alle ore 20.45 al cinema Cristallo di Reggio Emilia (via Ferrari Bonini 4) – seguirà un incontro con la regista e gli autori del soggetto, il giornalista Luca Leone e il direttore di Iscos Andrea Cortesi, nonché alcune testimonianze dalla Bosnia Erzegovina, grazie alla partecipazione di Kanita Foćak, Tamara Cvetković e Tanja Ćurić.

Nel novembre del 1995, gli Accordi di Dayton hanno fermato la guerra in Bosnia Erzegovina, ma non hanno costruito una vera pace. Un quarto di secolo dopo la fine del conflitto del 1992-1995 una film-maker, un cooperante e uno scrittore sono andati alla ricerca dei testimoni del conflitto, le stesse persone che, dopo la firma degli accordi di pace del 1995, si sono rimboccate le maniche per cercare di ricostruire un Paese che invece è finito rapidamente col diventare prigioniero dei nazionalismi, della corruzione, della povertà e degli odi instillati a tavolini, scientificamente, in una società duramente messa alla prova da lutti e abbandono. Jovan Divjak, Pero Sudar, Amor Mašović, Staša Zajović, Bakira Hašečić, Kanita Fočak, Jacob Finci, Dervo Sejdić, Selma Hadzihalilović, Ifeta Mejremić, Tamara Cvetković e i giovani di oggi raccontano senza nulla tacere la guerra, il ritorno alla pace, le difficoltà, le speranze e le delusioni della Bosnia Erzegovina di oggi. Da Sarajevo a Bratunac, via Belgrado, da Višegrad a Srebrenica, le voci dei protagonisti si rincorrono, superando le appartenenze culturali, per raccontare le tragedie individuali e familiari: la vita durante la guerra, gli odiosi stupri etnici, il genocidio di Srebrenica e quello mai riconosciuto di Višegrad, la perdita dei familiari, della casa, del lavoro, di ogni certezza, la fine di un mondo, di una vita. Un quarto di secolo dopo, la Bosnia Erzegovina ha ancora attaccato alle caviglie il peso incalcolabile del conflitto, che la sta facendo sprofondare sempre più in basso. Sul presente e sul futuro si addensano nere nubi, di nuovo. Eppure, stando a sentire i protagonisti di questo film, c’è ancora qualcosa che instilla una speranza di cambiamento nei bosniaci-erzegovesi.

Giovedì 12 dicembre è previsto un duplice appuntamento. Alle ore 18.30, alla biblioteca Ettore Borghi di Istoreco (via Dante Alighieri 11), è previsto l’incontro con Azadeh Pourzand, ricercatrice sui diritti umani e direttore esecutivo della Fondazione Siamak Pourzand, dedicata alla promozione della libertà di espressione

Alle 20.30, al circolo Pigal in via Petrella 2, è invece in programma “Reggio for Syria. Un sogno che diventa realtà”, incontro di presentazione dei risultati raggiunti e degli sviluppi prossimi del laboratorio per la costruzione di arti artificiali promosso dalla onlus reggiana Amar Costruire Solidarietà, per realizzare a basso costo – grazie a scanner e stampanti 3D – protesi personalizzate per le migliaia di mutilati di guerra siriani. Il laboratorio, attivo da due anni grazie alla collaborazione con a facoltà di Bioingegneria dell’Università di Damasco, ha permesso in questo tempo di dare una risposta ai bisogni delle persone, in particolare dei civili vittime di una guerra sanguinosa che va avanti da anni.

Venerdì 13 dicembre, alle ore 11, all’Ostello della Ghiara (via Guasco 6) inaugura la mostra fotografica “Una luna – tante storie”. Alla sera, alle 20.30, al teatro San Prospero (via Guidelli 5) va in scena lo spettacolo “Per reggiano che tu sia. Sguardi di‑fferenti sulla città che cambia”, realizzato a partire da alcune interviste a cittadini di origine straniera, di cui alcuni hanno acquisito da poco la cittadinanza italiana, realizzate dall’attore Mauro Incerti, dal sociologo Alberto Pioppi e dal geo-storico Antonio Canovi dell’Aps Eutopia. La piece rielabora le interviste – pensieri e opinioni sui luoghi/quartieri che questi cittadini frequentano, sul loro senso d’appartenenza alla comunità e più in generale su come vivono e percepiscono Reggio Emilia e i reggiani – dando vita a uno spettacolo teatrale di carattere civile, che ha l’obiettivo di “smontare” dicerie, stereotipi e pregiudizi di cui questi cittadini sono spesso vittima e al contrario conoscere la lettura che gli stessi fanno della città e dei nativi. Lo spettacolo è a ingresso libero su iscrizione: per informazioni Biglietteria Teatro San Prospero 0522 439346 oppure 342 1791236.

Sabato 14 dicembre il programma delle iniziative si sposta all’Oratorio della Roncina (via dei Templari 2): alle ore 18 inaugura “La voce di Benin City”, mostra-percorso che racconta il fenomeno della tratta, con uno stand interculturale “Assaggi dal mondo” per apprezzare la bellezza della diversità, mentre alle 20 va in scena lo spettacolo “Shukran racconto di un viaggio”. Entrambe le iniziative sono promosse dai giovani in Servizio Civile nei progetti di Caritas Diocesana, i quali hanno scelto di proporre un evento di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani, e in particolare sul fenomeno della tratta di persone e sulla considerazione di quante diffidenze e pregiudizi ci siano ancora oggi nei confronti di chi viene considerato “straniero”.

Il 18 dicembre, Giornata internazionale dei Migranti, oltre alla consegna delle Costituzioni in Sala del Tricolore e all’inaugurazione della mostra “Identità e cittadinanza”, dalle 19 alle 22 alla SDFactory (via Brigata Reggio 29) viene presentato il risultato dei 6 workshop per la realizzazione del reading teatrale “Approdi e derive – le storie di tutti”, teatro musica cultura per raccontare le migrazioni. Attraverso le storie di migrazioni reali o immaginate, dei perpetui spostamenti e dei cambiamenti, sarà costruito un racconto corale fatto da derive ed approdi. Il workshop, strutturato in sei incontri, ha coinvolto a cui hanno partecipato circa 20 giovani e si è basato sulla tecnica teatrale dell’improvvisazione/gioco, utilizzata come mezzo per giungere alla drammatizzazione di eventi scaturiti direttamente dal vissuto emotivo, relazionale, corporeo di ogni partecipante così da poterlo elaborare, oggettivare e trasformarlo in atto creativo.

Alle ore 18 alla fondazione Mondinsieme (via Marzabotto 3) si terrà l’incontro “Coopearzione internazionale e ruolo della diaspora: esperienze dell’associazione burkinabè di Reggio Emilia” a cura dell’associazione Abreer e We world-GVC onlus. L’incontro sarà l’occasione per conoscere le attività sviluppata dalla comunità del Burkina Faso di Reggio Emilia, nata nel 2002, che ha sviluppato progetti di formazione in ambito agricolo a Reggio Emilia e che sta promuovendo “Toemtenga” un importante progetto di sviluppo agricolo nella città di Boussouma (Burkina Faso).

Alle ore 21, infine, alla Casa delle Storie (via Beretti, 24/d) è infine in programma “100 voci per salvare mondo e restare umani” con lo scrittore Anselmo Rove: un rito partecipato, festoso, coinvolgente, necessario, per tutti tre minuti di microfono aperto a salvare parole e frammenti di vita. Lo spettacolo fa parte del progetto Show – SaveHumanityOpenWor(l)d a cura del Teatro dell’Orsa, un progetto che prevede spettacoli, incontri con autori, laboratori di formazione e eventi con performance urbane aperte alla partecipazione attiva dei cittadini. I focus principali saranno migrazione e parità di genere in stretta connessione, nell’ottica di un più ampio pensiero ecologico e planetario che mira alla creazione di una comunità inclusiva, pacifica e aperta alla pluralità. L’Agenda 2030 è la cornice culturale ed il riferimento primario per la progettazione di azioni sul piano politico, culturale, sociale, educativo. Lo scarto, nella sua accezione più ampia, pone il tema della sostenibilità dei sistemi, delle risorse materiali ed umane, della contraddizione tra finitezza e infinitezza su scala locale e globale. I criteri che nella società vengono valutati per decidere chi può essere parte di una comunità e chi no, sono criteri che troppo spesso accettano solo il conforme e scartano ciò che non lo è. Che accettano ciò che è simile e scartano il fragile o il diverso. Una società così formata non è sostenibile. Lo spettacolo è a ingresso libero, con posti limitati: per info e prenotazioni 351 5482101, Teatro dell’Orsa www.teatrodellorsa.com – orsa@teatrodellorsa.com.

A chiudere il programma delle iniziative, sabato 21 dicembre, alle ore 10 nella Sala del Tricolore, si svolge la presentazione del libro “Nessuno è straniero. La Filef a Reggio Emilia dopo Dante Bigliardi: ricordi di ieri, storie di oggi, progetti per domani”.

 
















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