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29 progetti per la rigenerazione urbana di San Lazzaro

Rigenerazione urbana, bonifica dell’amianto, innovazione e sostenibilità: queste le parole d’ordine dei 29 progetti presentati nell’ambito del periodo di transizione previsto dalla nuova legge urbanistica regionale. Come specificato dalle linee di indirizzo del bando del Comune, le proposte presentate riguardano esclusivamente ambiti da riqualificare, senza consumo di suolo né cementificazione di aree vergini.

I progetti sono stati illustrati ieri sera in Consiglio Comunale a San Lazzaro, dal sindaco Isabella Conti, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, promotore della legge regionale 24/2017. La legge, concede ai Comuni 3 anni di tempo (dunque fino al 2020) per adottare il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), superando i vecchi livelli di pianificazione e mettendo uno stop definitivo al consumo di terreni vergini. Con un bando dalle linee di indirizzo molto stringenti, il Comune di San Lazzaro ha dunque raccolto 29 tra proposte e manifestazioni di interesse, convertendo anche gli accordi operativi precedenti in progetti di rigenerazione urbana sul territorio.

Di queste 29 proposte, ben 11 riguardano il quadrante di via Ca’ Ricchi e via Speranza, dove oltre al parco fluviale che è valso al comune un finanziamento regionale di quasi un milione di euro, sorgerà un vero e proprio polo ricreativo, culturale e commerciale, completamente immerso nel verde e ben collegato dal punto di vista delle infrastrutture. I progetti riguardanti l’area, che hanno visto gli uffici comunali impegnati nel concertare e uniformare le diverse proposte pervenute, prevedono la bonifica dell’area dall’amianto e dagli idrocarburi, la restituzione a verde di numerose aree cementificate (via Speranza e via Ca’ Ricchi diventeranno veri e propri boulevard alberati), nonché la creazione di collegamenti ciclabili e pedonali tra il parco Europa e la stazione SFM.

Tra i 29 progetti spiccano poi la bonifica e riqualificazione di realtà produttive abbandonate come ArtLegno a Idice e l’ex Tiro a volo di Borgatella, dove dall’area ripulita dal piombo sorgeranno nuove strutture sportivi, ma anche l’ex cava Fiorini al Farneto e il cantiere ormai fermo da anni in via Martiri delle Foibe.

“Sono davvero emozionata – ha detto il sindaco Conti in Consiglio Comunale, aprendo la presentazione dei progetti -, perché questi progetti sono il punto di arrivo di anni di lavoro, al fianco della Regione e dei nostri tecnici comunali. Raccogliere, mettere a sistema e unire così tante progettualità rappresenta una grande vittoria per il nostro Comune, che porterà benefici non solo dal punto di vista ambientale, ma anche produttivo ed economico. La rigenerazione significa lavoro, ricchezza per il territorio e investimenti virtuosi che ci permettono di superare i vecchi modelli abitativi e produttivi e di dare nuova linfa vitale a intere aree dismesse del nostro territorio”.

“Per me è un privilegio essere qui in Consiglio Comunale e vedere la traduzione innovativa e concreta della nuova legge regionale 24/2017 – ha aggiunto Donini, ospite della seduta del Consiglio -. Quella che è nata come una grande scommessa è oggi un modello urbanistico che ha saputo coniugare sostenibilità e sviluppo economico. San Lazzaro è una realtà da sempre sensibile ai temi della rigenerazione urbana: basti pensare ai numerosissimi bandi regionali ed europei vinti dall’Amministrazione con progetti innovativi e avveniristici e oggi, con queste 29 proposte, si chiude un’epoca e si apre un mercato, una stagione che vede i Comuni virtuosi veri protagonisti”.
















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