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Dave Holland, Zakir Hussain & Chris Potter venerdì in concerto per Bologna Jazz Festival

Cross Currents Trio Holland-Hussain-Potter (di Paul Joseph)

Venerdì 8 novembre il Bologna Jazz Festival torna all’Unipol Auditorium per una serata all stars: protagonista del concerto (con inizio alle ore 21:15) sarà il Cross Currents Trio, che riunisce sul palco stelle di prima grandezza del jazz internazionale come il contrabbassista Dave Holland e il sassofonista Chris Potter, oltre al mago delle tabla, l’indiano Zakir Hussain. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol.

La serata festivaliera proseguirà poi con un dopo concerto che si terrà al Camera – Jazz & Music Club, dove si esibirà il quartetto del sassofonista Canio Coscia (ore 23:15).

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, TPER, Città Metropolitana di Bologna e del main partner Gruppo Hera.

Nel Cross Currents Trio si incontrano tre leggende dei rispettivi strumenti: Dave Holland è uno dei più importanti bassisti della storia del jazz, Zakir Hussain è il virtuoso indiano delle tabla che più di ogni altro si è confrontato con il jazz statunitense, Chris Potter è uno dei più apprezzati ‘stilisti’ del sax. Con loro la musica non può che scorrere incontenibile e a stile libero.

Con Dave Holland ci si muove nelle alte sfere del jazz contemporaneo. Nato nel 1946 a Wolverhampton, in Gran Bretagna, e cresciuto musicalmente in compagnia di altri celebri jazzisti attivi sulla scena inglese (Kenny Wheeler, John Surman, John Taylor), Holland impresse una nuova direzione alla sua carriera trasferendosi negli Stati Uniti nel 1968. Vi fu chiamato da Miles Davis, con una telefonata repentina pochi giorni dopo che Miles aveva sentito il giovane contrabbassista esibirsi a Londra. Holland entrò immediatamente a far parte del gruppo in via d’elettrificazione di Miles Davis, un sodalizio che durò un paio d’anni, durante i quali partecipò alle registrazioni di diversi album a partire da Filles de Kilimanjaro (inclusi gli epocali In a Silent Way e Bitches Brew).

Nel dopo-Miles, Holland creò i Circle con Chick Corea, Barry Altschul e Anthony Braxton, mentre nel 1972 pubblicò il suo primo album da leader, iniziando una lunghissima affiliazione con l’etichetta ECM. Sempre continuando l’attività a capo dei propri gruppi, Holland è stato anche al fianco di Stan Getz, Chick Corea, Herbie Hancock e Thelonious Monk. Negli ultimi tre decenni, a parte collaborazioni sempre prestigiose (come quelle con Sam Rivers e Kenny Barron), Holland si è dedicato soprattutto a sviluppare la propria musica, giungendo alle sue attuali proposte ritmicamente poliedriche e visionarie: un intreccio di linee dalle coordinate sempre spiazzanti, di assolo d’assoluta maestria. Il sound e l’empatia collettiva raggiungono nei gruppi di Holland altezze da brivido.

Chris Potter è un solista che definisce alla perfezione l’odierno stato dell’arte del sax (i suoi prediletti sono il tenore e il soprano). Impeccabile stilista, capace di una veemenza incontenibile come di eleganti tecnicismi, ha percorso come pochi altri le strade attuali del post-bop, aprendole verso nuovi varchi espressivi.

Nato a Chicago nel 1971, Potter si fa notare con Red Rodney, Paul Motian, Renee Rosnes, John Patitucci e gli Steely Dan, imponendosi con una notevole rapidità anche come leader. Per la sua produzione discografica si è circondato di partner come Brad Mehldau, Larry Grenadier, Billy Hart, John Scofield, Dave Holland, Jack DeJohnette, Kurt Rosenwinkel, Scott Colley…

Pur ampiamente affermato coi propri gruppi, Potter si è comunque sempre reso disponibile a collaborare con altri grandi leader come Pat Metheny, Herbie Hancock, Dave Holland, Paul Motian.

Zakir Hussain, grazie al suo virtuosismo su uno degli strumenti più rappresentativi della musica indiana, le tabla, è diventato una sorta di tesoro nazionale del suo paese. Ma la sua carriera lo ha portato anche assai lontano dalla sua patria: fra le sue collaborazioni spiccano quelle con John McLaughlin, Van Morrison, Jack Bruce, Tito Puente, Pharoah Sanders, Billy Cobham..

Unipol Auditorium: Via Stalingrado 37, Bologna

Informazioni: Associazione Bologna in Musica – tel.: 334 7560434 – e-mail: info@bolognajazzfestival.com – www.bolognajazzfestival.com

Prevendite: sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito VivaTicket – nelle biglietterie dei teatri EuropAuditorium e Duse.

 

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