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Un tour nelle Unioni per formare gli 850 amministratori dei Comuni della città metropolitana

Un tour nelle Unioni e il rafforzamento dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza metropolitana. La Città metropolitana rilancia il modello di governance bolognese fondato sulle Unioni di Comuni.

 

Tour delle Unioni

Il “tour delle Unioni” organizzato dalla Città metropolitana nell’ambito del progetto “Metropoli strategiche” parte domani dall’Unione Reno-Lavino-Samoggia.

Saranno 7 – uno in ogni Unione – gli incontri di formazione sul territorio rivolti ai circa 850 amministratori (tra sindaci e consiglieri comunali, giunte), in gran parte rinnovati dopo le elezioni amministrative dello scorso maggio, per far conoscere il modello di governance bolognese basato sulla cooperazione istituzionale ed avviato dagli anni ’90 al fine di consolidarne i punti di forza.

Obiettivo del tour è fare del territorio metropolitano un laboratorio nazionale sul rafforzamento del livello di governo intermedio e, di conseguenza, della capacità di governo dei Comuni.

Dopo questo tour formativo sono infatti previste altre azioni per consolidare le gestioni associate dei servizi sul territorio e il sistema di relazioni istituzionali nell’area metropolitana bolognese. E ciò in relazione alle vocazioni e allo sviluppo di ogni territorio in coerenza con il Piano Strategico Metropolitano ed in linea con le politiche regionali.

 

Rafforzamento dell’Ufficio di Presidenza

Proprio oggi, al termine dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza metropolitana, il sindaco metropolitano Virginio Merola ha annunciato il rafforzamento di questo strumento presieduto da lui e composto dai 7 Presidenti delle Unioni: “Entro l’anno – spiega Merola – presenteremo il nuovo regolamento dell’Ufficio di Presidenza quale luogo di mediazione e di programmazione negoziata e condivisa con il territorio.

Vogliamo dare così una ulteriore spinta al modello di Bologna metropolitana come federazione di Comuni basata sulle Unioni, elemento che ci rende unici nel panorama nazionale, che lavorano insieme per lo sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio. Chi rimane fuori dalle Unioni – conclude il sindaco metropolitano – si autoesclude dal governo del territorio. Per questo auspico che anche i 3 Comuni che al momento che non aderiscono alle Unioni (ndr San Lazzaro di Savena, Molinella e Alto Reno Terme) lo facciano rapidamente”.

 

















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