Ancora due giornate di “Cantiere Aperto”, sabato 26 e domenica 27 ottobre, per portare la palazzina del cohousing di via Divisione Acqui fuori dalla situazione di stallo, consentendo il completamento dei lavori, il superamento della situazione di abbandono e l’acquisto degli alloggi con conseguente beneficio per l’intero quartiere.
L’iniziativa, che ha l’obiettivo di far ripartire il cantiere bloccato da marzo 2018, dopo le attività di pulizia di sabato scorso proseguirà sabato 26 ottobre dalle 9 alle 12 con le ultime sistemazioni degli spazi da parte di volontari, promissari acquirenti, parenti e cittadini, coadiuvati da personale di Hera, e al pomeriggio dalle 15 alle 17.30 con le visite ai cittadini negli spazi comuni e nelle unità abitative non ancora assegnate. Visite aperte domenica 27 ottobre dalle 10 alle 12. Alle 15 di sabato, in particolare, saranno il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora alle politiche abitative Anna Maria Vandelli, i promissari acquirenti e rappresentanti di Banca Etica, a presentare direttamente sul posto il progetto della palazzina del cohousing di via Divisione Acqui 120. In caso di maltempo, nelle stesse giornate, gli incontri saranno organizzati presso la sede delle Acli provinciali di Modena in via Morandi 42, dove saranno anche reperibili materiali informativi.
“Con questa iniziativa – sottolinea l’assessora Vandelli – insieme a Banca Etica, a Hera, ai promissari acquirenti, ai volontari e ai residenti della zona, il Comune è impegnato a superare la situazione di stallo e di abbandono incentivando la ripresa del cantiere”.
Il cantiere è fermo da tempo per le difficoltà riscontrate dalla Cooperativa Edificatrice Modena Casa a causa di una gestione non chiara e il Comune di Modena è impegnato insieme a Banca Etica, finanziatrice dell’intervento, a sciogliere la situazione di stallo, così come già fatto per la palazzina del Peep di Lesignana, a sua volta rimasto coinvolto nella vicenda della cooperativa. In seguito all’assegnazione degli ultimi due alloggi e di alcune autorimesse e cantine rimasti liberi sarà infatti possibile chiudere le pendenze con l’istituto di credito e procedere alla vendita di tutti gli alloggi in tempi strettissimi in modo da consentire di attivare gli interventi necessari al completamento dei lavori e a garantire il monitoraggio nel cantiere per evitare nuovi episodi di accessi non autorizzati.
Nell’immobile rimangono due alloggi invenduti, entrambi di circa 94 metri quadrati, uno al piano primo e uno al secondo, composti da 3 camere, soggiorno, cucina, loggia e due bagni, e con abbinati rispettivamente una cantina di 5,60 metri quadrati e una autorimessa di 39,10 metri quadrati il primo (prezzo complessivo al grezzo poco più di 218 mila euro e finito di circa 273 mila euro) e una cantina di 7,40 metri quadrati e un’autorimessa di 15,10 metri quadrati il secondo (prezzo complessivo al grezzo circa 212 mila euro e finito di circa 265 mila euro). Rimangono ancora da assegnare, inoltre, due autorimesse di circa 15 metri quadrati ciascuna (al prezzo di poco più di 16 mila euro l’una) e due cantine di circa 10 e 5 metri quadrati (rispettivamente al prezzo di quasi 11 mila e 6 mila euro).
Il progetto di via Divisione Acqui 120 ha elementi di innovazione relativamente alle forme dell’abitare. Al piano terra dell’edificio, infatti, sono presenti diversi locali comuni aggiuntivi rispetto a quelli tradizionalmente presenti nelle palazzine (sala condominiale, deposito biciclette, lavanderia/stenditoio), come lo spazio lettura (sala tranquillità), l’officina per le biciclette, un deposito dedicato a un gruppo d’acquisto, volti a favorire pratiche di condivisione e socialità, sia tra i condomini che verso i residenti del quartiere, ed un locale ad uso foresteria.