E’ diventato oramai un appuntamento fisso e molto atteso da parte degli addetti del settore Ho.Re.Ca la cerimonia di premiazione di “Carta Canta”, nel corso dell’ultima giornata di Enologica a Bologna (21 ottobre). “Carta Canta” è l’iniziativa di Enoteca Regionale Emilia Romagna che mira ad avvalorare e riconoscere l’impegno di chi crede nella tipicità del territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità della regione. “Carta Canta”, infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel che propongono un assortimento qualificato di vini dell’Emilia Romagna all’interno dei propri menù. 12 le categorie premiate, più due premi speciali.
A valutare le carte, una giuria qualificata formata da (in rigoroso ordine alfabetico): Silvia Baratta, Titolare e Responsabile della Formazione di Gheusis, Sandro Cavicchioli, Enologo e Produttore, Dario Di Niso, delegato ONAV per la provincia di Ravenna, Matteo Fantinelli, Owner Hoop Communication, Pietro Roberto Giorgini, Presidente AIS Romagna, Ambrogio Manzi, Direttore Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, Presidente Enoteca Regionale Emilia Romagna, Valentina Togni, Segreteria Organizzativa del Premio Carta Canta – Hoop Communication, Giordano Zinzani, Presidente Consorzio Vini di Romagna.
Miglior carta dei vini in assoluto: Les Caves di Sala Braganza (PR). Motivazione: bella carta, ben strutturata, chiara e curata nell’estetica. Buona profondità di gamma e varietà. Bellissimo racconto del territorio lungo la Via Emilia. La filosofia: “Dietro a ogni bottiglia c’è quasi sempre un viaggio da organizzare o una storia da raccontare; siamo qui per guidarvi e raccontarvi al meglio questa storia”, dalla Carta dei Vini di Les Caves.
Premio Miglior Narratore: Taverna del Gusto di Piacenza. Motivazione: completezza, ampiezza e rappresentatività del territorio. Oltre a spingersi a una narrazione sempre più completa e ricercata.
Miglior Carta Enoteca. Vincitori: Enoteca Benincasa di Pozza di Maranello (MO), Enoteca Pedrelli di Parma, Cantina Calderoni di Ravenna, La Bottega dei Sapori di Nonantola (MO), Enoteca La Cantina – Tre generazioni di Vinai – Castellucci di Bologna, Enoteca La Plita di Riccione (RN), Taverna del Gusto di Piacenza (anche vincitore del Premio Miglior Narratore). Motivazione per tutti: luoghi dove compiere un viaggio completo nella cultura enologica della regione Emilia-Romagna.
Miglior Carta Ristorante. Vincitori: Hostaria 900 di Imola (BO), motivazione: per l’ampiezza dell’offerta e la rappresentazione in carta dell’intera regione, ottima leggibilità, facilità di comprensione ed equilibrio estetico- contenutistico; Nuova Roma di Sasso Marconi (BO), motivazione: buona offerta e rappresentatività della regione, con un leggero sbilanciamento sulla Romagna, ottima rappresentazione estetica e contenutistica; Osteria del Vicolo Nuovo da Ambra e Rosa di Imola (BO), motivazione: bella carta, curata, rappresentativa dell’Italia con ampio spazio alla regione Emilia-Romagna; Ristorante Badessa di Casalgrande (RE), motivazione: una bella carta, equilibrata, chiara e leggibile, con proposte che si intonano al menù; Ristorante Petito di Forlì, motivazione: carta dei vini incentrata sul territorio, soprattutto per quanto riguarda i rossi; Ristorante Sotto l’Arco di Bologna, motivazione: carta dei vini estremamente curata (da Maître e Sommelier Giuseppe Sportell, più volte eletto Miglior Maître d’Italia) con buona proposta reginale, per rendere la cena perfetta; Osteria dei Frati di Roncofreddo (FC), motivazione: bella carta dei vini molto ampia (più di 300 etichette) con bella selezione regionale; Opera02 di Levizzano Rangone di Castelvetro (MO), motivazione: una carta curata che denota passione e curiosità, con una sezione regionale discreta nei numeri, alta in qualità, frutto della selezione dei sommelier Claudia Caselgrandi e Paolo Sala; e ancora Ristorante Les Caves di Sala Braganza (PR), vincitore anche per la Miglior carta dei vini in assoluto.
Miglior Carta Osteria. Vincitori: Officine del Sale di Cervia (RA), Trattoria Noemi di Ferrara, Osteria Sa Ghé di Modena, La Lanterna di Diogene di Solara di Bomporto (MO), Il Borgo di Vigolzone (PC), Antica Trattoria Al Gallo 1909 di Ravenna, La Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna (RN). Motivazione per tutti: luoghi dove compiere un viaggio completo nella cultura enologica della regione Emilia-Romagna.
Miglior Carta Hotel. Vincitori: “Al vecchio Convento” di Portico di Romagna (FC), motivazione: la carta rappresenta bene la regione in un contesto, come quello dell’Hotel, in cui la proposta dei vini non è sempre particolarmente apprezzata/curata, mostrando la volontà di raccontare e valorizzare il territorio; Il Cappello di Ravenna, motivazione: cura nella ricerca e nella proposta territoriale, si premia lo sforzo di voler rappresentare la cultura enologica del territorio; I Tre Re di Poggio Berni (RN), motivazione: cura nella presentazione e narrazione del territorio della regione Emilia-Romagna.
Miglior proposta Agriturismo: Casina Pontormo di Bertinoro (FC) e Badia della Valle di Marradi* (FI). Motivazione per entrambe: buona rappresentazione del territorio e gestione creativa della carta. (*NOTA: Marradi, pur essendo in provincia di Firenze, è a tutti gli effetti “considerata” parte della Romagna collinare).
Premio Assortimento Annate Storiche: Trattoria Noemi di Ferrara (vincitore anche nella categoria Miglior Carta Osteria), motivazione: il vino del territorio è il vero protagonista, le diverse etichette dell’Emilia e della Romagna sono raccontate e proposte in base alla zona di produzione e al vitigno, in carta numerose bottiglie premiate Slow Wine e Gambero Rosso, molto apprezzata la presenza di verticali in carta; Osteria Vineria Il Borgo di Vigolzone (PC) (vincitore anche nella categoria Miglior Carta Osteria), motivazione: carta ricca e ben strutturata, con un’ampia selezione di vini italiani, e non, che spaziano fra le migliori annate, inoltre, grandi formati, vini da meditazione, proposte biologiche e biodinamiche e un bel focus sull’Emilia Romagna e in particolare sui Colli Piacentini.
Premio Ambasciatore dell’Emilia Romagna in Italia: Agriturismo Badia della Valle di Marradi* (FI), vincitore anche del premio per la Miglior Proposta Agriturismo. Motivazione: carta ottimamente raccontata. Buona rappresentazione del territorio di Romagna. Gestione originale e creativa della Carta.
(* Marradi, pur essendo in provincia di Firenze, è a tutti gli effetti “considerata” parte della Romagna collinare).
Premio Ambasciatore dell’Emilia Romagna all’estero: Ristorante Wine Bar “Tot i de’” (Tutti i giorni) di Tokyo (Giappone). Motivazione: propone e valorizza le eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna in Giappone, comunicando la spontaneità e l’ospitalità tipiche del territorio.
Miglior proposta Focus Territorio: Paco e chi Burdel di Bora di Mercato Saraceno (FC). Motivazione: una carta “ispirata”, ben strutturata, con discreta profondità di gamma e qualche interessante prodotto di nicchia, che percorre e racconta il territorio attraverso i suoi vini, con un’ottima e approfondita descrizione.
Miglior Carta Stabilimento/Ristorante Balneare: Osteria del Sole di Cesenatico (FC), motivazione: propone e valorizza i vini della regione Emilia-Romagna anche al di fuori del territorio, con passione e spirito di ricerca; SALSEDINE367di Lido di Savio (RA), motivazione: una bella proposta in riva al mare con interessante proposta di rosé dell’Emilia-Romagna.
Premi speciali.
Ristorante con Locanda “Casa Spadoni” di Faenza (RA), Vincitore del Premio Speciale “Innovazione e Comunicazione”. Motivazione: ottimo progetto di valorizzazione, promozione e comunicazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Apprezzata la proposta di una “cucina autarchica”, preparata con materie prime auto-prodotte e basata su una filiera corta, certa e garantita.
Osteria “Lanterna di Diogene” di Solara di Bomporto (MO), Vincitore del Premio Speciale “Carta Sostenibile” (e anche di quello per la Miglior Carta Osteria). Motivazione: apprezzato progetto di sostenibilità e valore sociale di questa Cooperativa che coinvolge persone con sindrome di down e disturbi psichici nel lavoro della terra, nell’allevamento di animali e nella proposta della buona cucina tradizionale emiliana come “atto agricolo”, valorizzando – oltre alle persone – i prodotti originari, auto-prodotti o provenienti da agricoltori vicini, sempre attenti alla sostenibilità sociale, produttiva e ambientale.