Ad una ricercatrice di Unimore è stato assegnato il primo premio al congresso di Immunologia “Infection Lab” che ha visto la partecipazione di oltre 50 giovani infettivologi italiani, under 40, provenienti da tutta Italia.
Si tratta della dott.ssa Sara De Biasi, ricercatrice presso il laboratorio di Immunologia diretto dal prof. Andrea Cossarizza, che si è aggiudicata il primo premio del valore di due mila euro nella sessione ricerca di base per il contributo scientifico dal titolo “T cell phenotype and functionality in HIV+ patients who underwent liver transplantation”. Il premio ricevuto consentirà alla dott.ssa Sara De Biasi di poter approfondire la sua ricerca con un nuovo studio sul sistema immunitario dei pazienti affetti da HIV.
Per questo studio sono stati arruolati 108 soggetti, suddivisi in 4 gruppi: soggetti sani; soggetti con HIV; soggetti che hanno ricevuto un trapianto di fegato; soggetti con HIV che hanno ricevuto un trapianto di fegato. Lo scopo della ricerca era quello di capire come il sistema immunitario dei pazienti HIV+ (positivi), che hanno ricevuto un trapianto di fegato, venisse modificato dopo l’assunzione della terapia immunosoppressiva al fine di trovare un marcatore che potesse aiutare il clinico nella somministrazione della terapia immunosoppressiva in caso di insorgenza di infezioni virali e batteriche. Grazie a tecnologia di ultima generazione e a metodi computazionali applicati all’analisi di big data, è stato trovato che la frequenza di una popolazione di cellule CD4 funzionalmente esaurite è maggiore nei pazienti HIV – (negativi) che hanno ricevuto un trapianto rispetto a quelli HIV+ (positivi) che hanno ricevuto il trapianto, facendo ipotizzare che il sistema immunitario di questi ultimi rimanga maggiormente in grado di rispondere a stimoli esterni.
“E’ stato un grande piacere – afferma la dott.ssa Sara De Biasi di Unimore – ricevere questo riconoscimento che premia tutto il gruppo di ricerca che ha contribuito allo studio, e spero che questo premio sia di buon auspicio per iniziare un nuovo studio su questa categoria di pazienti i cui meccanismi di regolazione del sistema immunitario rimangono ancora abbastanza sconosciuti”.
Il prof. Andrea Cossarizza ha espresso grande soddisfazione per il risultato scientifico ottenuto nuovamente dalla dott.ssa Sara De Biasi, già distintasi nel 2017 al congresso mondiale di citometria, in quanto fa premio di un lavoro pluriennale di un gruppo molto affiatato di ricercatori sia della Patologia Generale, sia delle Malattie Infettive di Modena. Lo studio è stato realizzato grazie alla longeva e preziosa collaborazione con il reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, diretto dalla prof.ssa Cristina Mussini e alla collaborazione della dott.ssa Erica Franceschini.
Sara De Biasi è nata a Mantova (MN) il 04/05/1985. Ha conseguito la laurea specialistica nel 2009 in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (110/110 e lode). Nel 2014 ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Medicina Clinica e Sperimentale presso la stessa Università. Svolge ricerca in ambito dell’Immunologia nel laboratorio del prof. Andrea Cossarizza (Cattedra di Patologia Generale). Tra i suoi risultati scientifici/tecnologici più significativi vi sono la messa a punto di metodiche per l’individuazione e la caratterizzazione di cellule rare nel sangue periferico. Oltre ad essere Scholar della Società Internazionale di Citometria (International Society for Advancement of Cytometry, ISAC) è autrice di 61 articoli peer reviewed su riviste scientifiche internazionali. Recentemente l’Università di Modena e Reggio Emilia le ha conferito un attestato di benemerenza per essersi distinta in ambito internazionale della ricerca scientifica.