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Bonaccini e Venturi visitano la Casa di accoglienza “Il Polo dei Cuori” di Bologna

Una residenza per giovani pazienti – neonati, bambini, adolescenti – affetti da cardiopatie congenite o acquisite e per le loro famiglie, che mette a disposizione 20 posti letto durante i periodi di degenza nelle Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età evolutiva del Policlinico Sant’Orsola.

È il complesso “Il Polo dei cuori” di via Marco Polo 21/12, a Bologna: una realtà di assistenza nata nel 2015 per iniziativa dell’Associazione “Piccoli Grandi Cuori Onlus”, che sostenne totalmente le spese di ristrutturazione dello stabile di proprietà del Comunecon un importante obiettivo: offrire ospitalità gratuita affinché le famiglie di fuori città possano stare vicino ai propri bambini durante i lunghi periodi di ricovero o di visite.

Ospiti oggi della struttura il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi. Presenti anche i direttori delle Unità operative di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età evolutiva, Gaetano Gargiulo e Andrea Donti, e la neodirettrice generaledell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Chiara Gibertoni.

“Un’esperienza di grande valore sociale, che fa onore alla nostra comunità- hanno sottolineato Bonaccini e Venturi-. Sono tante le famiglie che qui arrivano, non solo dall’Emilia-Romagna ma anche dal resto del Paese e dall’estero, e trovano oltre all’eccellenza delle cure che questo territorio ha saputo costruire anche una rete qualificata di accoglienza e assistenza fatta da strutture come questa. La realtà che oggi abbiamo avuto l’onore di visitare è un prezioso punto di riferimento e sostegno per i bambini e i ragazzi che assieme ai loro famigliari vivono questi dolorosi percorsi terapeutici. Un ringraziamento di cuore all’associazione e ai suoi volontari che hanno reso possibile la nascita di questa realtà, di cui Bologna e l’Emilia-Romagna possono andare orgogliosi”.

“La nostra associazione opera in stretto contatto con le due unità operative del padiglione 23, per dare tutto il supporto possibile ai pazienti ricoverati- ha ricordato Paola Montanari, presidente dell’associazione-. In situazioni di lungodegenza alcuni dei nostri ospiti devono rimanere in città anche per diverse settimane, e avere una casa dove alloggiare è un aiuto importante: sono 179 le famiglie che, solo nel 2018, hanno usufruito degli alloggi del Polo. La visita, oggi, del presidente Bonaccini e dell’assessore Venturi- ha aggiunto Montanari- ci permette di condividere e di raccontare ai rappresentanti del nostro territorio le attività e i servizi che l’associazione svolge ogni giorno dentro e fuori dai reparti, attraverso un patto di collaborazione con l’ospedale di volontariato attivo, che rappresenta un importante servizio aggiuntivo di welfare”.

La casa di accoglienza “Il polo dei Cuori”, ubicata in uno stabile di proprietà del Comune che l’ha concesso in convenzione all’associazione, comprende un grande appartamento per i peridi di lungodegenza, 6 miniappartamenti, una lavanderia e zone comuni per la lettura e il tempo libero. Ogni alloggio è stato pensato per rendere indipendenti le famiglie e ricreare un ambiente domestico, con l’obiettivo di allontanare la solitudine di chi vive momenti di grande fragilità emotiva. L’accesso al “Polo dei cuori” e la durata del periodo di accoglienza dipendono dai bisogni degli ospiti, a partire dal tipo di malattia e dalla durata prevista delle cure.

L’associazione Piccoli Grandi Cuori Onlus
Dal 1997 Piccoli Grandi Cuori Onlus si occupa di bambini, ragazzi e adulti portatori di cardiopatie congenite – e dell’assistenza diretta alle loro famiglie – che vengono ricoverati presso le Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica e dell’Età Evolutiva del Policlinico di Sant’Orsola a Bologna, unico centro accreditato della Regione per la cura chirurgica delle cardiopatie congenite e punto di riferimento di livello internazionale.

L’associazione offre anche il servizio di assistenza psicologica, sia in reparto che in ambulatorio: lo scorso anno questa attività, che prevede la collaborazione di tre professionisti, ha registrato 3.256 prestazioni in reparto per un totale di 2.678 ore. Attraverso lo sportello di promozione dei diritti civili, l’Associazione si prende carico delle situazioni famigliari più complesse, in condizioni di fragilità sociale e personale: lo scorso anno gli accessi per consulenza sono stati 1.534 e 296 famiglie hanno usufruito del servizio dello sportello.
















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