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Accordo per la nuova rotatoria a Pavullo. Via ai rilievi per l’adeguamento della sp 486 a Montefiorino

A Pavullo sarà realizzata una rotatoria all’incrocio tra la statale 12 e la provinciale 3 per Serramazzoni nei pressi della località Madonna dei Baldaccini.

Tempi, impegni e modalità di esecuzione dell’opera sono contenuti in una apposita convezione tra Anas, Provincia e Comune di Pavullo, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale all’unanimità.

L’intervento sarà finanziato dall’Anas con un investimento di 600 mila euro a cui si aggiunge un contributo della Provincia di 70 mila euro, mentre il Comune di Pavullo ha il compito di predisporre il progetto esecutivo, acquisire le aree ed effettuare tutte le attività relative ai sottoservizi che dovessero interferire con il cantiere.

Come ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «la rotatoria garantirà una maggiore sicurezza in un tratto molto trafficato e in un incrocio strategico per tutto l’area. La Provincia partecipa in quanto competente sulla provinciale 3 mentre l’Anas ha già stato inserito l’intervento nei propri strumenti di programmazione».

Per quanto riguarda i tempi, il Comune si impegna a presentare il progetto esecutivo entro sei mesi, dopo aver completato anche tutte le procedura relative alle aree e alle eventuali modifiche degli strumenti urbanisti; poi entro il prossimo anno Anas potrà effettuare la gara d’appalto e partire con i lavori.

In base alle ipotesi progettuali preliminari la rotatoria sarà larga 52 metri con quattro innesti: con la statale 12, due per la Giardini e il quarto che si collegherà alla strada comunale di Montebonello, risolvendo l’immissione attuale particolarmente pericolosa.

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Parte il percorso per realizzare l’adeguamento dei tratti della strada provinciale 486 tra Ponte Dolo e l’incrocio con la strada comunale Caldana-Grovaieda, nel modenese, in comune di Montefiorino, e tra Cerredolo e Ponte Dolo, nel territorio di Reggio Emilia; l’obiettivo è migliorare i collegamenti tra l’Appennino ovest e la pianura, rendendo più scorrevole l’arteria.

Per arrivare alla definizione del progetto, sollecitato da tempo dai Comuni di Frassinoro, Montefiorino e Palagano, partiranno gli studi preliminari che consistono in indagini geologiche, geotecniche e sismiche, oltre ai rilievi topografici e le verifriche sul ponte del torrente Dolo in territorio reggiano, con una spesa di quasi 230 mila euro.

Lo prevede un’apposita convenzione, approvata di recente dal Consiglio provinciale, tra le due Province di Modena e Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna che finanzia le indagini.

Come ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, durante la discussione, «parte la fase preliminare per un progetto che prevede lo snellimento dei collegamenti, attraverso una serie di interventi di adeguamento dei punti più critici», mentre il consigliere Fabio Braglia ha parlato di «interventi fondamentali per favorire le attività economiche della zona e migliorare i collegamenti per i numerosi pendolari occupati nelle imprese della pianura».

Il progetto vuole risolvere in particolare i problemi di viabilità in un tratto dove, si legge nel documento, «la strada presenta dimensioni e caratteristiche non più adeguate alle necessità del traffico odierno».

Oltre a mettere a disposizione le risorse per i rilievi preliminari, la Regione si impegna a prevedere i fondi per realizzare i progetti di fattibilità sulla base dei quali sarà possibile definire l’investimento necessario per realizzare le opere.

















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