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Una statua della Madonna veglierà sul Monte Catarelto, teatro di una delle battaglie più feroci della seconda guerra mondiale

Sabato 5 ottobre 2019 sulla vetta di Monte Catarelto, a Castiglione dei Pepoli, verrà inaugurata una statua della “Madonna della Riconciliazione” su un luogo carico di valore simbolico. Lì infatti avvenne una sanguinosa battaglia tra il 28 Settembre e il 3 Ottobre 1944 tra la 16° Divisione SS. Panzergrenadier “Reichfuhrer” e la 24° Brigata Britannica Scots Guards e Coldstream Guards assieme alla 6° divisione corazzata sudafricana.

I due eserciti infatti si contendevano la vetta a oltre 700 metri sul livello del mare. L’opera è stata voluta per ricordare l’estremo sacrificio di tutti i giovani soldati di entrambi i fronti, giovani poco più che ventenni che a Monte Catarelto persero la vita, nonché la sofferenza di uomini e donne civili della zona.

La cerimonia sarà presieduta dal Vicario Generale della Curia Arcivescovile di Bologna monsignor Giovanni Silvagni che sostituirà il vescovo Matteo Maria Zuppi che, nello stesso giorno, sarà nominato cardinale. Il vescovo di Bologna, informato dell’idea di una statua della Madonna a presidio di un luogo attraversato da morte e dolore, aveva fortemente sostenuto questa cerimonia proponendo inoltre le successive commemorazioni con benedizione ai cimiteri militari sudafricano e tedesco presenti in Appennino.

Tra gli organizzatori della cerimonia c’è Sante Tarabusi, che spiega come a battaglia di Monte Caterelto vide morire circa 120 tedeschi da una parte e una trentina alleati, principalmente sudafricani ma anche scozzesi dall’altra. I testimoni hanno raccontato che in quei giorni c’era nebbia, gli eserciti finirono per scontrarsi all’arma bianca, fu una battaglia feroce. « Fabio e Otello Righi, che qui avevano un podere e che erano abituati a trovare residui bellici nei campi, dove ancora si vedono le trincee, hanno avuto l’idea di questa statua della Madonna e noi ci siamo attivati per realizzarla, grazie anche al proprietario del terreno, Domenico Moruzzi. Abbiamo subito raccolto il sostegno del vescovo Zuppi e i ringraziamenti da parte dei tedeschi che apprezzano che si ricordino anche i loro morti. Sarà una cerimonia molto semplice, priva di retorica: oltre tutto da lassù c’è una panorama mozzafiato, si intravvedono San Luca e il Santuario di Bocca di Rio. Di qui poi potranno passare i pellegrini della Via Mater Dei».

Dopo un breve ritrovo nel piazzale della chiesa di Creda la mattinata avrà inizio con un rinfresco di benvenuto alle 10 sulla cima di Monte Catarelto, dove verrà svelata al pubblico la statua della Madonna, posta su un cippo di marmo proveniente dalle cave di Carrara. A questo punto è prevista una breve presentazione dell’iniziativa da parte del comitato organizzatore, il saluto e la benedizione del vicario monsignor Silvagni, il saluto del sindaco e il canto degli alpini della sezione Val di Setta che hanno contribuito all’installazione del piccolo monumento.

Alle 11 circa seguirà la cerimonia di commemorazione dei soldati sudafricani presso il cimitero di Castiglione dei Pepoli e alle 12 circa quella dei soldati tedeschi al cimitero della Futa.

«Questa commemorazione è significativa perché parla di pace in un momento in cui la nostra società è più divisa che mai» commenta il sindaco di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri. «La seconda guerra mondiale ha lasciato ferite che è impossibile rimarginare, ma proprio per questo abbiamo il dovere di guardare avanti, insieme, superando steccati ideologici, nella consapevolezza però che la storia è una soltanto. Da una parte c’erano le vittime, dall’altra i carnefici: parlare di pace pensando al futuro non vuol dire mettere sullo stesso piano gli attori del passato».

















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