Una borraccia in regalo per i nuovi studenti iscritti all’Alma Mater a.a. 2019/20: è il progetto messo in campo dall’Ateneo con il contributo di Fondazione Carisbo, approvato dal Consiglio Studentesco e dagli altri Organi di Ateneo. Si tratta di una delle tante azioni in cantiere del Progetto Multicampus Sostenibile dell’Università di Bologna che, da qualche anno, investe sulla sensibilizzazione e la diffusione di comportamenti green a Bologna e nei Campus romagnoli.
L’Alma Mater ha infatti avviato Plastop, nel 2018, per eliminare progressivamente la plastica negli spazi di Ateneo. La sperimentazione è partita con l’installazione di una casina dell’acqua e di erogatori presso il nuovo Campus di Cesena, con l’intento di estendersi in altre sedi di Ateneo.
Gli studenti potranno quindi riempire la propria borraccia presso le casine dell’acqua che saranno installate, nei prossimi mesi, nei punti più strategici dell’Ateneo, sia a Bologna che in Romagna.
Le borracce dell’Alma Mater, realizzate col sostegno di Fondazione Carisbo, saranno prodotte dalla ditta 24bottles, aggiudicatario dell’appalto, che garantirà una produzione ad impronta ambientale neutra, grazie a uno specifico progetto di ripiantumazione, oltre alla collaborazione con l’Università di Bologna su altre iniziative nel campo della sostenibilità ambientale.
Tutti i nuovi studenti iscritti a.a. 2019/20 potranno ritirare le borracce presso l’UniboStore di Piazza Verdi e presso il Centro Universitario Sportivo di Bologna (CUSB) e delle sedi decentrate, nei tempi e modalità che l’Ateneo comunicherà loro via mail nel mese di dicembre 2019.
Le borracce a marchio Unibo sono anche già disponibili e acquistabili da chiunque presso l’UniboStore di Piazza Verdi e su UniboStore online.
I progetti dell’Alma Mater sulla sostenibilità ambientale non si fermano qui perché, dalla scorsa primavera, in quattro sedi di Ateneo, a Bologna, sono stati eliminati anche i bicchieri e le palette di plastica da alcuni distributori automatici per determinarne e testarne la fattibilità tecnica. A seguito di riscontri positivi, nei prossimi mesi questa misura sarà estesa all’intero Ateneo grazie alla collaborazione del gestore del servizio di distribuzione automatica.
L’obiettivo è quello di eliminare la plastica monouso anche per i servizi di ristorazione: i nuovi contratti di Ateneo prevedono infatti piatti, posate, stoviglie di carta o in materiale biocompostabile e man mano che arrivano a scadenza le concessioni esistenti, l’obbligo viene esteso progressivamente a tutti i punti di ristorazione Unibo.
Anna Zanoli, Presidente del Consiglio Studentesco, ha sottolineato l’importanza dei progetti green dell’Alma Mater, non solo per gli studenti: “Ad avvicinarmi al mondo della rappresentanza studentesca universitaria è stato proprio il desiderio di fare qualcosa di concreto per rendere la nostra Università un luogo dove gli studenti possano studiare in armonia con l’ambiente. Oggi mi trovo a presiedere il Consiglio degli Studenti e sono molto soddisfatta dei passi che la nostra Università sta muovendo verso una maggiore sostenibilità: la speranza è quella di riuscire a continuare su questa linea, costruendo una comunità di studenti, docenti e personale più consapevole e più attenta alle scelte di tutti giorni, in grado di collaborare e di guardare avanti con progetti concreti e duraturi che siano basati sui pareri della comunità scientifica ma che siano in grado di investire tutti gli ambiti del sapere”.