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Bologna, i servizi per le persone con disabilità tornano in Comune

Dal 1° ottobre il Servizio Sociale Territoriale Unitario del Comune di Bologna si completa con un nuovo tassello. I Servizi per le persone adulte con disabilità, precedentemente affidati all’Azienda Sanitaria Locale, tornano in gestione al Comune con l’obiettivo di garantire maggiore inclusività e facilità d’accesso.

“Portiamo a compimento un passaggio significativo e ci assumiamo un compito importante innanzitutto verso i cittadini con disabilità e le loro famiglie – sottolinea l’assessore Giuliano Barigazzi -. Lo facciamo seguendo la nostra stella polare della costruzione di un welfare di comunità assieme a tutti coloro che operano sul territorio. Auguro buon lavoro a tutti gli operatori che entrano a far parte della famiglia del nostro Comune”.

Da un lato, verrà garantita continuità assistenziale a chi ha già avviato un percorso di presa in carico. Dall’altro si incrementano le opportunità, anche per i nuovi utenti, di accedere alla rete dei servizi e delle iniziative presenti a livello locale, anche grazie al lavoro di comunità e di valorizzazione di persone e organizzazioni che operano sul territorio promosso dal Servizio Sociale.

Viene mantenuto l’alto livello di specializzazione di questi servizi, attraverso l’offerta di strutture residenziali (centri socio-riabilitativi, gruppi appartamento, esperienze di cohousing) e di percorsi a supporto della domiciliarità, come l’assistenza educativa e domiciliare, i centri diurni e i laboratori. Particolare attenzione è rivolta anche al tema dell’inclusione lavorativa, mediante la promozione di percorsi di accompagnamento, inserimento lavorativo e sostegno e l’attivazione di tirocini formativi. Resta infine salvaguardata la piena integrazione sociale e sanitaria, indispensabile per assicurare una presa in carico complessiva a favore delle persone con disabilità.

Il passaggio di consegne, che si completerà entro fine anno, è frutto un percorso che ha visto il diretto coinvolgimento degli operatori di Comune e Ausl nella progettazione dei servizi, e il confronto con i principali attori sociali: il Disability manager, la Consulta comunale per il superamento dell’handicap, il terzo settore, le organizzazioni sindacali e il Copid (Comitato di Progettazione integrata disabilità).

Il tutto si inserisce nel quadro più ampio della riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali con la costituzione, dal 1° febbraio 2017, del Servizio Sociale Territoriale Unitario, che ha riunificato in una sola struttura organizzativa gli operatori sociali, prima in capo ai Quartieri. Garantendo così maggiore universalità e omogeneità organizzativa e mantenendo, nel contempo, le funzioni d’accesso (Sportelli Sociali) e presa in carico a livello territoriale.

















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