Prosegue l’intervento di restauro e di valorizzazione del complesso del Castello di Sestola, destinato a diventare un elemento di forte attrazione dal punto di vista turistico-culturale.
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, insieme al sindaco di Sestola Marco Bonucchi e a tecnici comunali si sono recati al Forte Estense questa mattina, lunedì 23 settembre, per verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori.
L’intervento di recupero del Forte Estense, di proprietà del Comune di Modena dal 1950 attraverso l’Eca (Ente comunale di assistenza), ha un valore complessivo di circa 2 milioni 300 mila euro finanziato dal Governo nell’ambito del progetto Ducato Estense. I lavori, a cura della società Frimat spa di Roma che si è aggiudicata l’appalto, hanno preso il via a settembre dello scorso anno e la conclusione è prevista tra circa un anno.
I quattro interventi programmati dall’Amministrazione comunale di Modena sono tutti in fase di avanzamento: la ricostruzione e il consolidamento delle mura dei bastioni e la sistemazione del verde di piazza d’Armi, il restauro dell’oratorio di S. Nicolò, il consolidamento del grande fabbricato della Colonia, il completamento dell’intervento sul fabbricato Impero, anch’esso ex colonia, con la sistemazione interna per la funzione di ospitalità e ristorazione per visitatori, casa vacanze, convegni e formazione residenziale, annessa agli spazi per convegnistica e formazione con la riapertura del collegamento alla palazzina del Comandante e Osteria già recuperati nel 2008. I lavori sono volti alla conservazione del bene, in buona parte inagibile, ma anche alla sua valorizzazione con un progetto unitario di recupero finalizzato a trasformare il castello in attrattore turistico-culturale per un ampio territorio, che includerà più province e regioni. Con l’intervento, il castello di Sestola, che fa parte del circuito dei Castelli e dei Musei della provincia di Modena, dei luoghi della memoria della “Linea Gotica”, sarà visitabile e fruibile tutto l’anno, con opportunità di permanenza per gli ospiti, e ne verrà assicurata la conservazione.
In particolare, entro l’inverno verrà concluso l’intervento di restauro dell’oratorio di S.Nicolò, su cui è già stata completata la messa in sicurezza strutturale, il rifacimento della copertura, il consolidamento degli apparati pittorici e decorativi, il restauro degli altari laterali, mentre sono ancora in corso i restauri degli affreschi, sia del catino absidale che delle pareti celate dagli interventi seicenteschi, ora riaperte attraverso l’intercapedine, consentendone il restauro e la futura visione.
In esecuzione i lavori di messa in sicurezza della superficie pensile della piazza d’Armi e del bordo superiore dei bastioni, con il taglio già effettuato di 115 specie di conifere ad alto fusto che furono piantate sul limite superiore delle mura e sulla superficie di copertura dei sottostanti locali voltati. Gli eventi atmosferici e il loro carico su volte e murature ne hanno provocato il progressivo e diffuso crollo, richiedendo questo intervento sviluppato in accordo e con l’autorizzazione dall’autorità Forestale e dalla Soprintendenza.
Nel grande corpo di fabbrica dell’ex Colonia, di oltre 2.000 metri quadrati di superficie interna su tre piani, è in avanzata fase di esecuzione il consolidamento e la messa in sicurezza strutturale, con conclusione prevista entro dicembre.
In corso anche gli interventi nell’edificio Impero dove sono presenti 13 camere con bagno attrezzate per 40 posti letto, più due alloggi foresteria all’ultimo piano della palazzina Comandante, con la disponibilità di cucina e sala pranzo al piano terra. È stata avviata la revisione e l’adeguamento impiantistico della palazzina Comandante, conclusa invece la ricostruzione del fabbricato posto a lato dell’edificio, un tempo sala docce, ora destinato a servizi e nuova centrale termica per tutto il complesso.
La quota di finanziamento (30 mila euro) volta ad azioni per l’accoglienza, la fruizione e per la gestione, anche integrata, di funzioni e attività rivolte all’utenza e ad azioni per la comunicazione e promozione, viene destinata all’allestimento di due salette al piano terra della palazzina Comandante per l’accoglienza di visitatori e utenti della nuova struttura convegnistico-ricettiva, e dell’intera struttura monumentale, con la disponibilità di strumenti multimediali per la comunicazione e l’informazione sulla storia del luogo e le attività che vi si svolgeranno. Questo spazio diviene portale permanente di accesso virtuale ma anche di informazione e bigliettazione, per i Musei della Rocca (con apertura stagionale) e dell’oratorio, e di più generale comunicazione sui luoghi, i monumenti e i contenuti dell’intero progetto territoriale “Ducato Estense”. Qui verrà inoltre proiettato in modo permanente il docufilm girato prima dell’inizio dei lavori, “Ave Mater Dolorosa”, una ricostruzione storica attraverso immagini, testimonianza e racconto della complessa storia centenaria della colonia di Sestola.
NELL’ORATORIO SI DISVELANO PITTURE ORIGINARIE
Il lavoro di restauro nell’Oratorio di S.Nicolò, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, ha previsto la rimozione di pitture e alterazioni, mettendo in luce figure e decori originari, in particolare sugli affreschi quattrocenteschi, che ora trovano continuità formale, e con l’apertura permanente dei due passaggi tra le nicchie degli altari laterali e le pareti di fondo dell’antica chiesa.
Qui, sulla parete destra, si rileva l’antica presenza di un altare, con sovrapposta figura centrale della Madonna con Bambino ai cui lati si trovano le figure di un Angelo e di Sant’Antonio, mentre nell’angolo destro rimane il peduncolo decorato di una volta rimossa, che separa il fondo della parete sud, in cui è stata dipinta la figura di San Rocco. Al lato sinistro di quello che fu l’altare è stata svuotata e riaperta una nicchia, probabilmente il Tabernacolo, anch’esso decorato internamente in continuità con la parete. La nicchia era stata murata con materiale di scavo, tra cui sono stati ritrovati anche alcuni resti umani che sono stati portati al Museo archeologico di Modena per gli opportuni approfondimenti.
Dietro l’altare di sinistra, nell’intercapedine, sulla parete di fondo, ricoperta da detriti, è riapparsa ben conservata una nicchia affrescata con figura di Madonna con Bambino e, sulla parete laterale, sotto stratificazioni di successive pitturazioni decorative è stata scoperta, ben conservata, la figura affrescata di San Girolamo.
Di grande interesse anche il restauro effettuato negli altari laterali seicenteschi, con cornici in pietra e stucco preziosamente decorate ed il recupero dello strato pittorico originario della figura di Madonna con doppio Bambino, sopra il capo e tra le braccia, posta sull’altare di sinistra.
Da precedenti note storiche e prime valutazione del progettista del restauro e delle stesse restauratrici, si tratta di autori di scuola toscana, su cui eseguire studi e ricerche scientifiche più approfondite, ora fattibili con la disvelatura e la conservazione di tutte le tracce del lavoro originario eseguito a fresco, i colori e la loro composizione, i disegni e le tracce sulle malte di fondo.
Il lavoro di restauro e conservazione pittorica proseguirà fino ad ottobre e si concluderà con l’esecuzione di un nuovo e adeguato impianto di illuminazione per la migliore fruibilità e visibilità del bene, e per favorire un attento studio di quanto restaurato e conservato.
Infine, dalla ricerca effettuata presso la Galleria Estense, si proporrà la ricollocazione del quadro di San Luigi rimosso nel 1941 dall’altare di destra, mentre si conferma la perdita delle figure di apostoli strappate contemporaneamente dal ciclo di affreschi absidale.