Quali sono le fasi di sviluppo di un nuovo farmaco? In che modo si produce il telegiornale della Rai? Come si costruiscono le macchine per i gelati? Cos’è e come si fa la stampa a ruggine? E ancora, com’è organizzata la logistica di un importante sito e-commerce e cos’è esattamente un archivio di moda e a cosa serve? Come viene usata la realtà aumentata nei processi produttivi?
A queste ed altre domande si troverà risposta visitando una delle oltre 160 imprese e dei laboratori di ricerca che, dal 26 al 29 settembre, apriranno le porte ai cittadini, in particolare ai giovani e alle loro famiglie, per mostrare come sia cambiato il mondo del lavoro e della produzione e per supportare le scelte dei ragazzi per il futuro. Imprese e laboratori che, da Rimini a Piacenza, aderiscono a Emilia-Romagna Open, iniziativa promossa dalla Regione (in collaborazione con Art-Er) per far conoscere al grande pubblico il cuore produttivo della regione, mettendo in vetrina le produzioni di eccellenza e aprendo le porte dei musei aziendali e dei centri di ricerca. In mostra, quindi, la ricchezza e la competitività di un sistema produttivo all’avanguardia fatto di piccole e medie imprese, grandi marchi e imprese meno conosciute di tutti i settori, dalla meccanica e meccatronica, alla chimica, all’agrifood alle nuove frontiere dell’automotive e dalla realtà aumentata al design del tessile con i sui centri del fashion.
Un’occasione unica anche per conoscere i laboratori di ricerca della rete Alta tecnologie dell’Emilia-Romagna dove si stanno sviluppando, insieme alle aziende, soluzioni all’avanguardia nei settori dell’energia e sviluppo sostenibile, della meccatronica, delle industrie culturali e creative, delle industrie della salute e del benessere. Un ecosistema che, nel suo complesso la Regione sostiene per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche per la ricerca e l’innovazione (dal 2014 sono stati finanziati 6.943 progetti con 1.284 milioni di euro di contributi che hanno generato 2.766 milioni di euro di investimenti complessivi).
La manifestazione è collegata al progetto Society, la Notte Europea dei Ricercatori che si terrà a Bologna, Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna, Rimini il 27 settembre, in contemporanea con oltre 340 città in Europa, di cui circa 50 città italiane.
“È questa – commenta Palma Costi, assessore alle Attività produttive – una grande opportunità per tutti: per le imprese, i lavoratori e le lavoratrici che possono raccontare in prima persona il proprio lavoro quotidiano, far conoscere le produzioni, le tecnologie e le innovazioni che stanno dietro ai prodotti. I cittadini potranno vedere e toccare con mano il grande patrimonio industriale dell’Emilia-Romagna, come se visitassero monumenti storici o una mostra artistica. Scopriranno la bellezza delle nostre imprese, quanta tecnologia, creatività e passione ci siano dentro alla creazione di prodotti apprezzati all’estero e potranno toccare con mano il cuore produttivo di una terra veramente unica, che non è solo lo slogan che abbiamo scelto, ma è la verità. Un’occasione unica anche per l’orientamento dei nostri giovani che potranno veder da vicino i luoghi di lavoro e avere uno strumento diretto di conoscenza che li aiuterà nelle loro future scelte di vita”.
Dentro la produzione
Nelle imprese e nei laboratori di ricerca dell’Emilia-Romagna c’è un patrimonio culturale e di conoscenza spesso sconosciuto ai cittadini e ai giovani. Negli ultimi anni le nuove tecnologie digitali e l’automazione hanno trasformato profondamente il modo di lavorare e di produrre: nelle grandi imprese, ma anche in quelle più piccole e nelle startup l’innovazione e il futuro si toccano con mano. Per questo motivo Emilia-Romagna Open rappresenta un’opportunità unica, aperta a tutti, per entrare in luoghi ai quali raramente si può accedere, per conoscere le aziende, la quotidianità di lavoratori e lavoratrici, le organizzazioni di ricerca, le loro storie, chi vi opera ogni giorno, i processi produttivi che grazie alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione rappresentano il cuore dell’innovazione del territorio in cui operano.
Emilia-Romagna Open è organizzata in partnership con la Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, le Università, i Clust-Er regionali, Unioncamere Emilia-Romagna, le associazioni di categoria, gli enti di ricerca del territorio, le istituzioni locali. L’iniziativa è finanziata con risorse del fondo europeo Por Fesr nel quadro della politica di coesione, per la crescita economica e l’attrattività del territorio.
Il calendario completo delle iniziative di Emilia-Romagna Open è disponibile sulla piattaforma www.emiliaromagnaopen.it dove è anche possibile prenotare le visite.