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Casalgrande entra nella rete dei comuni Mafia Free

Casalgrande diventa Comune Mafia Free. L’amministrazione ha aderito all’iniziativa che punta a diffondere i valori e le buone pratiche utili a contrastare le infiltrazioni mafiose. L’adesione avverrà attarverso una ‘due giorni della legalità’ tra venerdì 20 e sabato 21 settembre.

Venerdì 20 alle ore 21 presso la Sala del Consiglio Comunale di Casalgrande, si terrà l’incontro dal titolo ‘Un sindaco mafia – free è pericoloso?’. Ospite della serata Josi Gerardo della Ragione, sindaco di Bacoli, comune campano dell’area flegrea, che è stato recentemente minacciato per le sue campagne a favore della legalità. Coordina la serata Laura Caputo, giornalista e scrittrice. Saranno presenti il Sindaco Giuseppe Daviddi, il Presidente del Consiglio Comunale Marco Cassinadri.

“Josi Gerardo della Ragione è un giovane sindaco di 32 anni in una città balneare in provincia di Napoli, Bacoli, eletto per la seconda volta solo un mese fa circa. Sta portando avanti una lotta contro l’illegalità, sanzionando le attività che non pagano tasse e canoni di locazione al Comune. Ha ricevuto una serie di telefonate anonime che gli intimavano di “fare il bravo”, altrimenti avrebbe fatto la fine di Don Peppe Diana, il parroco anticamorra che fu ucciso dal clan dei Casalesi a Casal di Principe. Per lui è stata predisposta una vigilanza dei Carabinieri, che indagano sull’accaduto”. (SkyTg24, 4 agosto 2019)

Sabato 21 settembre alle ore 10, presso la Sala del Consiglio Comunale di Casalgrande, si terrà la sottoscrizione dell’accordo per entrare nella rete dei comuni Mafia Free. Saranno presenti, oltre al sindaco Giuseppe Daviddi e ai rappresentanti delle istituzioni locali, la vice Prefetto Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, la presidente della rete dei comuni Mafia Free Laura Caputo e Josi Gerardo della Ragione.

“Sono molto orgoglioso – afferma il sindaco Giuseppe Daviddi – dell’adesione del nostro comune alla Rete dei Comuni Mafia Free. Un tema, quello del contrasto alla criminalità organizzata, che mi ha coinvolto particolarmente. Entrare a far parte di questa rete significa adottare quei comportamenti virtuosi che permettano di rendere più sicuro il nostro comune, con particolare attenzione alle gare di appalto, al conflitto di interessi, allo smaltimento dei rifiuti, alla speculazione edilizia, al recupero di spazi degradati o dismessi. Con l’aiuto di Laura Caputo, co-fondatrice del movimento – conclude il sindaco Daviddi – abbiamo approfondito il protocollo condividendone e assimilandone i contenuti. Abbiamo quindi operato questa importantissima scelta perché nessuno può sentirsi al riparo da questi fenomeni e la storia recente ce ne dà triste testimonianza”.

La Rete dei Comuni Mafia Free nasce da un’intuizione di Enrico Bini, attuale sindaco di Castelnovo ne’ Monti, e di Laura Caputo, scrittrice e giornalista, attenti alle problematiche derivanti dalle infiltrazioni mafiose e dalla corruzione. Ambedue hanno condiviso, fin dall’inizio della loro collaborazione, l’idea che bisognasse combattere il pericoloso senso di solitudine spesso provato dagli amministratori locali nell’opporsi alle infiltrazioni mafiose. Per questo nasce la rete dei comuni Mafia Free, ricordando gli esempi dei sindaci Marcello Torre e Angelo Vassallo, ambedue uccisi perché la loro rettitudine aveva ostacolato l’azione mafiosa, mentre la solitudine ne aveva facilitato l’aggressione.
















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