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Tra i banchi d’estate 2019: in Sala del Tricolore la consegna degli attestati agli 84 ragazzi stranieri

Sono 84 i ragazzi e le ragazze di origine straniera che quest’estate hanno partecipato al progetto di cultura e lingua italiana “Tra i banchi d’estate”, giunto ormai all’undicesima edizione e promosso dall’assessorato Welfare del Comune di Reggio Emilia per favorire l’inclusione dei giovani migranti attraverso l’apprendimento della lingua.

Il corso estivo offre ai ragazzi stranieri tra i 12 e i 18 anni da poco arrivati in Italia e residenti a Reggio Emilia (con qualche iscritto proveniente dalla Provincia), l’opportunità di apprendere le basi della conoscenza della lingua italiana, offrendo un primo periodo di avvicinamento all’ambiente scolastico nel loro nuovo contesto abitativo.

“Tra i banchi d’estate” si rivolge prevalentemente ai futuri iscritti alle scuole superiori, ai tredicenni e/o iscritti alle classi terze della scuola secondaria di primo grado e infine, in misura minore, a tutti coloro che non sono inseriti in circuiti scolastici in senso stretto, ma possono fruire di corsi di formazione o accedere alle scuole serali e sono diciassettenni o neo maggiorenni.

I giovani studenti hanno ricevuto nei giorni scorsi in Sala del Tricolore gli attestati di partecipazione dall’assessore comunale all’Educazione Raffaella Curioni e da Alessandra Margini, coordinatrice del servizio Inclusione e intercultura.


I NUMERI – Il progetto ha coinvolto 84 giovani neo-arrivati, ovvero 38 ragazze e 46 ragazzi residenti in città. Sono stati presenti anche 5 studenti provenienti dalla Provincia (Campegine, Cadelbosco e Rubiera) e 2 provenienti eccezionalmente da fuori Provincia (Comuni di Parma e Tabiano) ma collegati alla città e ai servizi di Reggio Emilia. Dei ragazzi inseriti, 9 sono stati ospiti di comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Significativa quest’anno l’affluenza di giovani studenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni e afferenti alle scuole secondarie di primo grado, per un totale di 38 iscritti.

I partecipanti provengono da 25 diversi Paesi: 21 iscritti provenienti dall’Egitto, a seguire Pakistan e Cina (7 ciascuno), Senegal (6), Ghana, Marocco e Moldavia (5 ciascuno), India (4), Albania e Nigeria (3 ciascuno), Venezuela, Guinea, Romania e Tunisia (2 ciascuno) e a concludere, con un iscritto per Paese, Vietnam, Indonesia, Ucraina, Somalia, Costa d’Avorio, Filippine, Russia, Georgia, Mali e Afghanistan.

Con circa 250 ore di volontariato complessivo, sono stati 5 i giovani volontari in età tra i 16 e il 29 anni in supporto alle insegnanti del corso “Tra i banchi d’estate 2019” coinvolti dal progetto “Giovani protagonisti” di Officina educativa.

Ad essi si è aggiunta una volontaria adulta segnalata da “Dar Voce” e quattro giovani operatori del Servizio Civile, già collaboratori dei Servizi pari Opportunità e Officina Educativa per il Comune di Reggio Emilia, che hanno tuttavia prestato al progetto alcune ore di collaborazione.

Tra i volontari, due sono stati ex corsisti del progetto “Tra i banchi d’estate” in edizioni precedenti; avendo in seguito conseguito gradualmente un’ottima padronanza della lingua italiana e maturato nel contempo un importante senso civico, sono divenuti ora dei riferimenti ed esempi significativi per i corsisti, i docenti e gli altri volontari.

IL PROGETTO – Le attività, ospitate quest’anno dall’Istituto Nobili, si sono sviluppate nell’arco di 6 settimane suddivise tra il mese di luglio e quello di settembre. Sono state strutturate quattro classi, ciascuna delle quali ha proposto: 9 ore frontali settimanali di italiano ‘L2’ e 3 ore di laboratorio o uscita didattica per favorire la conoscenza della città e l’offerta di servizi e attività ricreative, culturali e di pubblica utilità, riducendo così il rischio di isolamento e di marginalità degli adolescenti stranieri rispetto al resto dei coetanei. Ogni partecipante ha avuto quindi l’opportunità di frequentare 72 ore di lezione/ laboratori.

Il percorso, finalizzato ad offrire una prima accoglienza a chi arriva dal proprio Paese d’origine durante l’estate o la primavera, consente così di migliorare l’ambientamento scolastico nelle prime fasi di inserimento (settembre), fornisce un supporto linguistico che permette ai ragazzi di integrarsi nel nuovo contesto di vita e di orientarsi a fronte di specifiche necessità nella scelta dell’indirizzo scolastico.

Nel corso del progetto, 14 ore sono state dedicate all’orientamento di ragazzi non ancora iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado o a corsi professionali. Grazie a questa attività, 16 adolescenti hanno potuto accedere all’istruzione di livello superiore mediante un accompagnamento mirato alla propria scelta formativa.

Gli istituti scolastici secondari verso i quali i partecipanti si sono maggiormente orientati (autonomamente o con la mediazione della docente referente) e iscritti sono: Istituti Nobili (tecnico, professionale inclusi anche i corsi serali), Filippo Re, Zanelli (prevalentemente tecnico), Galvani – Iodi (indirizzo socio – sanitario e ottico), Secchi, liceo Moro (indirizzo linguistico) e Istituto alberghiero Motti.

Inoltre, tra i partecipanti neo maggiorenni, si sono registrate iscrizioni ai corsi del centro provinciale istruzione per gli adulti Cpia e ai corsi di formazione professionali offerti da Enaip e dalla Cremeria di Cavriago.

A supporto dell’attività didattica sono stati organizzati laboratori di insegnamento trasversale e uscite didattiche sul territorio reggiano. I ragazzi hanno visitato la biblioteca del quartiere Santa Croce, i Musei civici, hanno conosciuto meglio la città (parchi, monumenti, luoghi istituzionali, musei, impianti sportivi…), visitato la fattoria didattica “La Collina” e hanno incontrato alcuni educatori di Iren Ambiente per un laboratorio pratico sui temi del riciclo dei materiali, del rispetto ambientale e del risparmio energetico.

Durante le attività didattiche proposte, si sono svolti anche approfondimenti sull’educazione civica, interculturale e di avvicinamento alla Costituzione italiana e ai temi della cittadinanza. A ciascun ragazzo è stata consegnata una Costituzione multilingue.

 

















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