Officina di prototipazione, fabbricazione e formazione: questo e altro negli spazi dell’ex Clinica Neurologica di via Foscolo, predisposti dall’Ateneo per contribuire ad accrescere i tassi di innovazione e imprenditorialità, in accordo con i principali soggetti economici del territorio. Sono stati inaugurati presso l’ex Clinica Neurologica (viale Carlo Pepoli 3/2 – Bologna), gli spazi AlmaLabor che diventano, da oggi, un nuovo punto di riferimento per la strategia di Ateneo a supporto dell’imprenditorialità.
Si tratta di 800 mq. a disposizione di studenti, docenti, ricercatori e aziende che potranno utilizzare come luoghi di makerspace e coworking, e cioè come un’officina di prototipazione (makerspace) che offre servizi personalizzati di fabbricazione digitale, attrezzato con strumenti computerizzati (stampanti 3D, laser cutter, ecc.) e in grado di realizzare, in maniera flessibile e semi-automatica, un’ampia gamma di oggetti. Lo spazio di coworking, invece, è destinato alla formazione, sensibilizzazione e condivisione dei saperi ed è attrezzato per ospitare percorsi di mentoring adatti a sostenere la strutturazione di nuove idee di business.
Chi ne usufruirà potrà, quindi, da una parte sperimentare, progettare e realizzare il primo prototipo della propria idea imprenditoriale, spaziando in ambiti e settori diversi, quali ad esempio moda, design, digitale, biomedicale, agro-alimentare, ecc. Dall’altra, avrà a disposizione uno spazio di incontro che favorisce il maturare di competenze utili ad elaborare e sviluppare nuove idee imprenditoriali e/o nuovi prodotti, servizi e attività innovative oppure di utilità sociale.
Due anime complementari tra di loro, makerspace e cooworking, con l’obiettivo comune di favorire l’incontro dei saperi e delle competenze e aprire le porte a nuove opportunità imprenditoriali.
Nello specifico, l’officina di fabbricazione digitale è rivolta essenzialmente alla produzione e all’assemblaggio di prototipi e può essere suddivisa in due macro ambienti, uno orientato prevalentemente alla lavorazione del legno (con macchinari di tipo manuale come seghe circolari, seghe a disco, levigatrici, sabbiatrice, ecc.), mentre l’altro ospita macchine a controllo numerico (come taglio laser, fresa cnc, termoformatrice) e differenti tipologie di stampanti 3D.
Lo spazio di coworking, invece, è destinato a ospitare percorsi di mentoring adatti a sostenere la strutturazione di nuove idee di business, percorsi formativi di co-progettazione tra creatori e utenti, a partire da idee nate attraverso lo scambio di esperienze in settori disciplinari diversi e non necessariamente affini.
Negli spazi di AlmaLabor saranno, inoltre, realizzati eventi, workshop e momenti di incontro che coinvolgeranno docenti, ricercatori, dottorandi, studenti e giovani startupper, ma anche imprenditori, associazioni e soggetti economici del territorio.
Sarà come casa e spazio comune dove potranno trovare accoglienza le tante iniziative che l’Università di Bologna già organizza a supporto dell’Imprenditorialità (per es. AlmaEClub, attività didattiche e laboratoriali, soft skills, attività di Job Placement…), grazie anche ad un approccio multidisciplinare che intreccia competenze culturali, tecniche e scientifiche diverse, con lo scopo di sviluppare progetti e ricerche nell’ottica della creazione di una specie di “Erasmus interno” all’Ateneo nel segno dell’imprenditorialità, dello sviluppo creativo e del fare comunità.
AlmaLabor è il progetto dell’Università di Bologna, con il contributo di Camera di Commercio di Bologna, nato nell’ambito di una strategia dove le realtà economiche aderenti a TIM.BO (Tavolo Metropolitano di coordinamento permanente dell’Imprenditoria Bolognese, rappresentativo di 22 Associazioni economiche del territorio della Città Metropolitana operanti in diversi settori produttivi quali Agricoltura, Artigianato, Commercio e Servizi, Cooperazione, Industria) intendono sostenere il rilancio della industria manifatturiera, il supporto al ricambio generazionale, la promozione e il supporto alle start up.