La Polizia Locale lo aveva già diffidato tempo fa, ordinandogli di etichettare correttamente la merce conservata e venduta, così ieri pomeriggio gli agenti del reparto commerciale e vigilanza edilizia sono ripassati per un controllo. Risultato: più di 150 chili di cibo sequestrato, pesce surgelato scaduti, nove sanzioni per un totale di quasi 10.000 euro. Ma non è finita: nel retro delle cucine la Polizia Locale ha scoperto un laboratorio artigianale per lavorazione di borse e pellami, locale non in regola con le norme edilizie e di sicurezza. Protagonista della vicenda un ristorante cinese di via di Corticella il cui titolare, un cinquantottenne residente in Italia, è finito nei guai. L’intervento è durato diverse ore e ha impegnato tre pattuglie e un ufficiale.
Al laboratorio artigianale gli agenti sono arrivati passando dalle cucine del ristorante: nel locale erano presenti sei postazioni con macchine da cucire e altre postazioni per il taglio e stoccaggio di stoffe e pellami, senza alcun impianto antincendio, uscite di emergenza o presidi di sicurezza. Sono ancora in corso gli accertamenti relativi alla normativa edilizia. Per quanto riguarda gli alimenti, la Polizia Locale ha staccato 9 verbali: tra gli altri, per mancata etichettatura della merce nonostante la precedente diffida, mancanza di indicazioni su allergeni e ingredienti nel menù, vendita di prodotti scaduti. Il totale arriva quasi a 10.000 euro. Sequestrati più di 150 chili di alimenti: 124 chili di pesce, carne, crostacei e alimenti precotti per mancanza di etichettatura e data di scadenza; 53 confezioni di pesce surgelato di vario tipo scaduto; quasi 27 chili di carne e pesce privi di indicazioni sugli ingredienti.