E’ morto a Bologna dopo una malattia Bruno Papignani, 65 anni, storico esponente della Fiom-Cgil, di cui era stato segretario prima di Bologna, poi regionale dell’Emilia-Romagna.
Nato a Vergato era stato protagonista di moltissime vertenze che hanno riguardato le imprese metalmeccaniche dell’Emilia-Romagna.
“La Segreteria della CGIL Emilia Romagna esprime grande dolore per la scomparsa del compagno Bruno Papignani. Oggi ci ha lasciati un grande dirigente sindacale che ha segnato un tratto significativo della nostra storia. Ci stringiamo alla sua famiglia. Ciao Bruno”. Il Segretario Generale CGIL Emilia Romagna, Luigi Giove.
“Se n’è andato un sindacalista, coraggioso e intraprendente. Un instancabile protagonista dei tavoli di salvaguardia per i lavoratori e le lavoratrici. Un uomo che aveva anche saputo rinnovare il modo di comunicare l’azione sindacale per coinvolgere la cittadinanza nelle lotte di tutti coloro che ha difeso con grande passione”. Così il sindaco Virginio Merola. “Bruno Papignani era una persona non comune che ci mancherà. Ha risolto tante crisi aziendali e si è sempre confrontato in modo franco con tutti, istituzioni comprese.
In questa stagione di crisi aziendali perdiamo una persona perbene, sempre capace di pensare anche al bene comune.
A nome dell’Amministrazione Comunale mi stringo ai familiari, alla Fiom e alla Cgil tutta, certo di interpretare il sentimento di una città che sa riconoscere il valore delle persone.
A tutto questo aggiungo il mio dolore personale, di sindaco e di uomo”.
“Ci ha lasciati un uomo onesto e coraggioso, che ha speso la sua vita a difesa dei lavoratori, per i diritti delle persone e la crescita di una cultura inclusiva e democratica”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda Bruno Papignani, sindacalista, per anni segretario regionale della Fiom Cgil dell’Emilia-Romagna. “Nel corso del tempo, con Bruno siamo diventati amici e fra di noi è nata una stima vera, sincera, fuori dalla retorica e dentro il perimetro della tutela del lavoro e dei lavoratori. Ci confrontavamo sulle persone- prosegue Bonaccini-, le donne e gli uomini che hanno a che fare ogni giorno con gli accadimenti della vita, le cose concrete. I fatti. E le nostre opinioni, in una reciproca autonomia di pensiero che ci portava a volte a continuare a discutere, altre a trovarci d’accordo, spesso a trovare soluzioni efficaci, penso ad alcune vertenze aziendali o situazioni di crisi occupazionali. Esprimo il cordoglio mio e dell’intera Giunta regionale alla moglie Fiorella e ai suoi cari- chiude il presidente della Regione-, oltre alla vicinanza alla Fiom Cgil. E a lui va il mio pensiero commosso: ciao Bruno, ci mancherai tanto”.
Il segretario generale del Sindacato pensionati Cgil Bruno Pizzica ha inviato oggi un messaggio di condoglianze alle segreterie regionale e cittadina della Fiom per la scomparsa di Bruno Papignani.
Nel messaggio, il segretario dello Spi-Cgil ER esprime “a nome della Segreteria regionale dello Spi e mio personale, le più sentite condoglianze per la scomparsa di Bruno Papignani, storico dirigente della Fiom bolognese e regionale. Abbiamo molto spesso avuto idee e valutazioni assai diverse – aggiunge Pizzica – e altrettanto spesso ci siamo trovati a discutere delle rispettive posizioni nei direttivi confederali e in altre occasioni, con molta franchezza e “senza mandarcele a dire”.Del resto credo fosse proprio questo un tratto distintivo della personalità di Bruno e dunque la dialettica delle rispettive posizioni non credo comportasse alcun problema per entrambi.
Abbiamo anche fatto qualche iniziativa insieme con la Fiom di Papignani: ricordo con particolare piacere la distribuzione della Costituzione della Repubblica Italiana, in una edizione stampata a cura dello Spi, al cancello della Weber a Bologna. Bruno è stato un combattente – conclude Pizzica – e fino agli ultimi giorni ha partecipato al dibattito della nostra comune organizzazione, come testimonia l’intervista pubblicata sull’ultimo numero di Fiom notizie: mancherà alla Fiom a tutti i livelli e mancherà alla Cgil nel suo complesso. Con lui scompare un pezzo di storia del nostro sindacato e come tale credo dovrà essere ricordato”.