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Cispadana, via ai lavori entro la fine del 2020

La Regione Emilia-Romagna stringe i tempi sulla Cispadana, l’autostrada regionale da tempo attesa e ora finalmente sbloccata. Progetto definitivo a ottobre, Conferenza dei servizi entro fine anno e apertura dei cantieri nel 2020: queste le tappe fissate per la realizzazione dell’opera, considerata prioritaria e come tale sostenuta dagli enti locali e da tutte le parti sociali, nei mesi scorsi al fianco della Giunta regionale nella richiesta al Governo di sbloccarla insieme al Passante di Bologna e alla Bretella Campogalliano-Sassuolo.

Il cronoprogramma è stato annunciato questa mattina a Bologna dal presidente della Regione Stefano Bonaccini – insieme a Graziano Pattuzzi, presidente di Autostrada regionale Cispadana (Arc) e a Walter Pardatscher, amministratore delegato di Autostrade del Brennero, socio di maggioranza della stessa Arc – nel corso di una conferenza-stampa alla quale ha preso parte, tra gli altri, anche il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni.

“La Cispadana è un’infrastruttura strategica per uno dei territori economicamente più avanzati della nostra regione, fortemente sollecitata dal mondo dell’imprenditoria, del lavoro e dalle istituzioni locali – ha detto il governatore Bonaccini – Un’opera al servizio di un territorio che ha saputo risollevarsi dopo le profonde ferite del sisma 2012 e di una delle regioni più attrattive e maggiormente vocata all’export d‘Europa”

“Lo sblocco di queste opere, risultato di una fondamentale sinergia istituzionale, sarà importante anche per decongestionare il traffico, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando la qualità di vita, nei distretti che corrono lungo il Secchia, incrementando dunque la competitività di aziende di eccellenza nei settori ceramico, tessile, agroalimentare, biomedicale e metalmeccanico – ha aggiunto il presidente Giorgio Zanni – E’ grazie a queste imprese che la provincia di Reggio Emilia può vantare un tasso di disoccupazione del 4,2%, secondo solo a quello di Bolzano, ed è attraverso moderne infrastrutture come la Cispadana che è possibile sostenere queste imprese e, dunque, l’economia regionale”.

L’accelerazione di oggi si è resa possibile dopo la lettera inviata nei giorni scorsi alla Regione dalla concessionaria Autostrada regionale Cispadana, nella quale la società incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera si impegna a completare entro la metà del prossimo ottobre l’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale (Via). Una volta validato il progetto, la Regione convocherà entro la fine dell’anno la Conferenza dei servizi, l’organismo in cui sono rappresentati tutti gli enti interessati, per l’ultimo via libera all’intervento. Seguirà l’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura dei cantieri, nella seconda metà del 2020.

Altrettanto fondamentale, l’accordo sulla gestione dell’Autostrada del Brennero, approvato dal Governo nel maggio scorso, che ha consentito alla nuova società di individuare il piano investimenti pluriennale: 4,1 miliardi di euro complessivi, tra cui 100 milioni – attraverso una ricapitalizzazione di Arc – per la realizzazione della Cispadana.  Il piano degli investimenti di Autobrennero è stato pure illustrato questa mattina, poco prima della conferenza-stampa in Regione, nel corso di un incontro nella sede della Provincia di Modena tra il presidente Luigi Olivieri e l’ad Walter Pardatscher e i presidenti della Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol Arno Kompatscher, delle Province di Reggio Emilia e Modena Giorgio Zanni e Gian Domenico Tomei, della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, i sindaci di Rubiera, Rolo e Reggiolo e dei Comuni modenesi, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria tra cui Uber Mazzoli di Unindustria e Mauro Panizza di Cna Reggio.

 

I numeri della Cispadana

L’autostrada Cispadana avrà due corsie per senso di marcia più una di emergenza per tutta la sua lunghezza, è si svilupperà per 67 chilometri dal raccordo con l’Autobrennero nel comune di Reggiolo (RR) fino alla barriera di Ferrara Sud dell’A13 Bologna-Padova. Completano l’infrastruttura 4 autostazioni (San Possidonio-Concordia-Mirandola e San Felice su Panaro-Finale Emilia in provincia di Modena, Cento e Poggio Renatico nel Ferrarese) e i due svincoli di interconnessione con le autostrade A22 e A13.

Sono invece 13 i Comuni attraversati dall’asse autostradale: Reggiolo e Rolo nel Reggiano; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia nel Modenese; Ferrara, Cento, Terre del Reno (Sant’Agostino e Mirabello) e Poggio Renatico nel Ferrarese. Sette, infine, quelli interessati dagli interventi sulla viabilità complementare: Torrile, Sorbolo, Mezzani e il capoluogo provinciale nel Parmense; Luzzara e Brescello nel Reggiano e Bondeno di Ferrara.

La modalità scelta per la realizzazione della Cispadana, un’opera del costo complessivo di 1,3 miliardi di euro secondo il progetto sottoposto alla procedura di Valutazione di impatto ambientale, è quello del project financing, con una partecipazione finanziaria di partenza della Regione Emilia-Romagna di 179 milioni di euro, che verrà integrato da un’ulteriore tranche fino a 100 milioni, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti nella convenzione di concessione.

Tra le novità previste da Arc, la creazione di un Osservatorio ambientale per la verifica di ottemperanza alla Via del progetto definitivo dell’opera prima della sua approvazione in Conferenza dei servizi. Una richiesta in tal senso è già stata inoltrata al Ministero dell’Ambiente.

 

















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