Credeva di essere solo durante le sue malefatte ma è stato ripreso nitidamente dalle telecamere della video sorveglianza dell’azienda. I fatti risalgono allo scorso maggio, quando l’addetto alla centrale operativa dell’Istituto di Vigilanza che cura la sicurezza di una nota azienda sanmartinese si è accorto di un uomo che, sceso da una Peugeot 206, si era prima intrattenuto diversi minuti nei pressi dell’area cortiliva adiacente alla ditta, per poi addentrarsi in un boschetto li di fianco e, infine, allontanarsi a bordo della stessa auto con cui era giunto. Fin qui nulla di grave, se non che, dopo circa un ora, l’addetto alla sicurezza lo vedeva ritornare nello stesso punto e con la stessa auto, rientrando nel bosco questa volta dopo essersi travisato il volto con un cappuccio. Temendo vi fosse in atto un tentativo di furto, la vicenda si è svolta di notte, l’addetto alla vigilanza illuminava l’area riuscendo a notare come l’uomo, dopo essersi acquattato a terra nel tentativo di non essere scoperto, fuggiva a piedi.
Inevitabile a questo punto l’allarme ai Carabinieri di San Martino in Rio che sul posto constatavano come la Peugeot abbandonata nei pressi della ditta in realtà era stata rubata lo scorso febbraio a Nonantola. Le indagini condotte nei giorni successivi dagli stessi militari consentivano poi di rinvenire, in un casolare abbandonato posto nello stesso bosco prospicente la ditta, un’altra autovettura risultata intestata ad un cittadino rumeno abitante nel modenese, già noto per i suoi trascorsi giudiziari. La comparazione delle foto dell’uomo con le immagini del sistema di video sorveglianza nel frattempo acquisite dai Carabinieri, non ha lasciato dubbi sull’identità della persona immortalata dalle telecamere. Ultimati ieri gli accertamenti, non essendosi evidenziati tentativi di furto ai danni dell’azienda, gli uomini dell’Arma hanno provveduto a segnalare il rumeno alla Repubblica di Reggio Emilia per il reato di ricettazione della Peugeot 206 che, recuperata, è stata restituita al proprietario.