I dazi minacciati da Trump da una parte e l’embargo russo dall’altra rischiano di soffocare l’agroalimentare della nostra regione. Lo rende noto Codiretti Emilia Romagna all’indomani delle dichiarazioni del presidente USA che nella black list dei prodotti che intende tassare pesantemente comprende moltissime delle eccellenze della nostra regione, dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dalla pasta all’olio di oliva e molto altro.
E se da un lato l’embargo russo in 5 anni è costato più di un miliardo di euro al cibo italiano (e alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni si sommano quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy), la mossa protezionista di Trump – fa sapere Coldiretti Emilia Romagna – mette a rischio per i produttori emiliano romagnoli un mercato, quello statunitense da 500 milioni l’anno, secondo una stima di Coldiretti regionale sui dati dell’ultimo rapporto sul sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna.
“Ancora una volta” ha dichiarato il presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli “l’agroalimentare viene usato come merce di scambio nella gestione degli equilibri politici mondiali. Noi produttori vediamo i nostri interessi calpestati da logiche che stanno al di sopra delle nostre teste. E intanto gli investimenti delle nostre imprese che quotidianamente si impegnano nella produzione di cibo di qualità unica al mondo rischiano di andare a vuoto”.
“Come Coldiretti” ha proseguito Bertinelli “ci siamo già attivati nelle sedi opportune per tutelare gli interessi dei nostri imprenditori ed evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico”.