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Sismica, già 124 pratiche al nuovo Ufficio della Provincia di Reggio Emilia

Il nuovo Servizio associato per le verifiche sismiche istituito dalla Provincia di Reggio Emilia – che dal primo dell’anno è subentrato al Servizio tecnico di bacino, l’ex Genio civile, nello svolgimento delle finalità previste dalla Legge regionale 19/2008 “Norme per la riduzione del rischio sismico” – è stato al centro di un affollato seminario formativo promosso da Ordini e Collegi professionali di ingegneri, architetti, geometri e geologi. “Nuove procedure relative alle istanze di autorizzazione sismica e depositi ai sensi della LR 19/2008. Microzonazione e prescrizioni sismiche contenute negli strumenti urbanistici: input progettuali” il tema del pomeriggio di lavoro, che ha richiamato nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia numerosi professionisti.

L’evento formativo è stato realizzato in collaborazione con la stessa Provincia, che – come ha sottolineato il segretario generale Alfredo Tirabassi portando i saluti del presidente Giorgio Zanni – “è orgogliosa di questo nuovo servizio che stiamo offrendo ai Comuni, non solo perché permette di dare risposta a una loro specifica esigenza contribuendo a facilitare la ripresa dell’edilizia produttiva, ma soprattutto perché consente di incrementare la sicurezza sismica del territorio”. “La nostra è un’esperienza-pilota che si sta diffondendo anche nel resto della regione – ha aggiunto- Un analogo servizio è stato attivato a Piacenza poche settimane dopo, dal primo luglio partirà a Ferrara e anche a Rimini si sta andando in questa direzione”.

Decisamente positivi i primi risultati del nuovo Ufficio associato, illustrati dal dirigente Daniele Pecorini: già 124 le pratiche sismiche inoltrate fino a ieri, con un  tempo medio di risposta (calcolato sulle 86 pervenute entro il 31 maggio) che si sta assestando intorno alle tre settimane, dopo i 10-14 giorni dei primi tre mesi nei quali, ovviamente, il numero di pratiche era decisamente inferiore. L’ingegner Pecorini ha inoltre sottolineato come il fatto che su 33 Comuni in Zona 3 (bassa sismicità), ben 27 abbiano già iniziato a sorteggiare con il metodo di campionamento fornito dalla Provincia, stia a significare “che i Comuni hanno adottato con fiducia i princìpi e le modalità proposti da Palazzo Allende”.
















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